Sfiducia, il “partito” degli indecisi continua ad essere numeroso

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E venne il giorno. La mozione di sfiducia è pronta per arrivare in aula, l’inizio della seduta è previsto alle 17 per un esito che si preannuncia più incerto che mai, anche perchè è ancora particolarmente folta la schiera degli indecisi. Da qui fino al momento della votazione lo scenario può cambiare da un momento all’altro, mentre tra i consiglieri si respira un clima febbrile.

Sono previste ore di continui confronti tra gli esponenti dei vari gruppi, confronti iniziati questa mattina proprio tra i banchi dell’aula consiliare ma destinati a proseguire anche al di fuori del Comune. Chi farà da ago della bilancia? ecco l’interrogativo che da giorni si pongono in molti, perchè il fronte dei genovesiani non ha ancora raggiunto la totale unità, mentre c’è attesa per la posizione che assumerà in aula il Partito Democratico.

Un altro “partito” particolarmente numeroso continua ad essere quello degli indecisi, anche se qualche remora inizia a cadere come ad esempio quella della capogruppo di Fratelli d’Italia, Elvira Amata:”Io e il mio partito, alcuni mesi fa, abbiamo chiesto al sindaco l’azzeramento della giunta – ha dichiarato – ritengo fallimentare l’attuale esperienza amministrativa e da Accorinti mi aspetto delle risposte in questo senso. E’ chiaro che qualora la posizione del primo cittadino non dovesse cambiare non posso fare altro che votare favorevolmente alla sfiducia”.

Tra i genovesiani c’è chi ancora non ha sciolto i propri dubbi, come ad esempio il capogruppo di Grande Sud, Benedetto Vaccarino:”Credo che scioglierò le mie riserve solo oggi pomeriggio a dibattito iniziato – ha dichiarato – mi dovrò confrontare con una collega per chiarire alcuni punti, non vorrei che chi si è già esposto dicendo che voterà Sì alla fine possa cambiare idea”.

I dubbi maggiori riguardano le prospettive future della città, visto che i partiti non sono ancora preparati per affrontare, e possibilmente vincere, una campagna elettorale:”La sfiducia è un atto molto pesante – ha dichiarato l’esponente di Sicilia Democratica, Pio Amadeo – chi la propone deve avere le idee chiare su che alternative proporre e credo che attualmente non ci siano, quindi il mio voto al momento è più No che Sì”.

Neanche Francesco Pagano, capogruppo Progressisti Democratici, ha preso una posizione a poche ore dall’inizio della seduta:”Io ho votato tutti gli atti più importanti di questa amministrazione, ma non per supportare Accorinti quanto per dare un segnale positivo alla città. Da parte mia c’è sempre stato un atteggiamento collaborativo e conciliante, nonostante non abbia alcuna affinità con questa giunta. Inoltre ritengo che ancora i partiti non siano pronti per rimettersi in gioco”.

Tra gli indecisi continua ad esserci anche Carmelina David:”L’esperienza della giunta Accorinti è fallimentare, però io continuo a nutrire parecchie perplessità su una mozione ndi sfiducia presentata diversi mesi fa e firmata a singhiozzo nell’arco di tutto questo tempo. Inoltre da qui a pochi mesi la città riceverà fondi importanti e sarebbe preferibile la continuità amministrativa”.

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