Sfiducia Accorinti, Capitale Messina: “basta giochetti”

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Sfiducia si, sfiducia no. E’ stato questo il tormentone che ha caratterizzato il mese che stiamo per salutare. L’attività politica della Giunta Accorinti nelle ultime settimane ha operato sotto la falsa minaccia del Consiglio comunale che ha più volte parlato di sfiducia al pari di un cane che abbaia ma alla fine non morde.

Sulla ormai stranota vicenda interviene Capitale Messina che richiama all’ordine i vertici della politica messinese con una dura nota stampa. “Ritorni la politica, quella con la P maiuscola – spiega il movimento – nobile attività che ha sempre determinato l’organizzazione della convivenza degli esseri umani nella storia delle aggregazioni sociali. Politico e’ colui che, guardando all’interesse della comunità che rappresenta, riesce a prevederne le esigenze ed a risolverne le criticità. Tale e’ la considerazione che noi abbiamo per l’esercizio della politica e del governo, che rimaniamo attoniti di fronte alle espressioni di approssimazione manifestate in questi giorni da alcuni esponenti delle forze politiche presenti all’interno del Consiglio comunale di Messina”.

Capitale Messina riassume brevemente la questione. “Il consigliere comunale della destra Adamo predispone una mozione di sfiducia all’Amministrazione Accorinti; molti dei consiglieri comunali interpellati sulla questione, sostengono di non condividere l’iniziativa, non perché confidano nella qualità di questa amministrazione  bensì perché non hanno al momento un programma ed un candidato alla carica di sindaco. CapitaleMessina ritiene che su un punto bisogna essere chiari: se si ritiene che Accorinti e la sua giunta siano inadeguati alle sfide che la nostra città dovrà affrontare, se si pensa che questa esperienza amministrativa sia stata fallimentare e sia arrivata al capolinea, lo si deve dire chiaramente, senza ipocrisie e trarne le dovute conclusioni politiche”.

“Una comunità non può tenersi un’amministrazione inefficiente e dannosa per il suo futuro – spiega la nota – in attesa che la politica politicante esaurisca i suoi giochetti, mettendosi d’accordo sul nome del successore. Questo la nostra città non se lo può permettere, non c’e’ più tempo. Il declino sociale ed economico sembra inarrestabile: depressione economica, imbarbarimento dei rapporti istituzionali e politici, degrado del territorio, assenza di prospettive di rinascita. Questo e’ il quadro desolante che descrive le attuali condizioni della nostra città. E’ a questo punto inevitabile –  conclude Capitale Messina –  che ciascuno, nel proprio ruolo politico, si assuma le proprie responsabilità ed agisca nell’interesse della collettività: l’eutanasia di una esperienza politica fallita e’ un dovere prima ancora che politico, etico”.

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