Saitta: «Nessun candidato può essere eletto al primo turno. Si andrà al ballottaggio»

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«Ho deciso di scendere in campo, perché non voglio arrendermi a una città che sta scomparendo». Con queste parole il candidato sindaco di Messina Antonio Saitta ha aperto l’inaugurazione del suo comitato elettorale di piazza Cairoli.

«Messina – prosegue il candidato del centro sinistra – è invece una città nella quale dobbiamo credere, dove le famiglie messinesi e i giovani devono avere il diritto, e non il favore, di avere ancora un futuro. Non è utopia: è voglia ed entusiasmo perché proprio nel momento più buio si possono ricreare occasioni forti di riscatto per fare risorgere la nostra città».

Parole decise che chiariscono immediatamente gli obiettivi fondamentali che Saitta vorrebbe raggiungere se i messinesi decideranno di eleggerlo primo cittadino e che sottolineano, invece, alcune “ombre” sugli altri candidati alle elezioni del 10 giugno.

Chiaro il riferimento a Dino Bramanti ed al suo  “modello Messina”: «Ma qual è questo modello? E’ forse quello del trasformismo politico, delle investiture calate dall’alto o quello della polemica e della contrapposizione pura? La nostra proposta politica vuole essere diversa. Si baserà sul confronto con tutte le forze sociali, con le categorie produttive, gli ordini professionali, le associazioni e i cittadini stessi, che costituiscono le idee e la struttura di un territorio. Un programma il nostro – aggiunge –  di rinascita civile e etica».

Per conoscere più nel dettaglio il programma elettorale di Antonio Saitta, dovremmo attendere ancora qualche giorno. Nei prossimi giorni verranno definite le liste e verrà definito il programma, grazie al confronto con i cittadini e tutte le espressioni economiche, professionali e sociali della città. «Siamo fiduciosi, attorno a noi e sta nascendo grande entusiasmo e compattezza. Penso che nessun candidato è in grado di essere eletto al primo turno. Si andrà al ballottaggio e noi possiamo esserci».

Non poteva poi mancare un riferimento alle tante parole che nelle scorse settimane si sono spese circa il ritardo della coalizione del centrosinistra nella scelta del proprio candidato sindaco. Sull’argomento Saitta afferma: «Non siamo affatto in ritardo, la nostra candidatura è nata con i tempi che il confronto richiede, nettamente diversi rispetto alle ‘investiture imposte’. Ho accettato questo impegno per Messina, perché è la sintesi di una coalizione unita e compatta che, nell’ora dell’antipolitica dominante, ha puntato solo su di me e Maria Flavia. Direi l’esatto opposto di quanto sta avvenendo nel centrodestra».

Maria Flavia Timbro, vicesindaco designato, ambisce a una città che guardi alla sua generazione, a quelle dopo e alle donne. «Per questo – spiega – ho accettato questo ‘impegno per Messina’. In troppi ci hanno raccontato per anni che quelli della mia età saremmo stati il futuro; la mia presenza accanto ad Antonio significa che non siamo solo un futuro ipotetico, ma concretamente il presente. Oggi inauguriamo questa sede – conclude Timbro – ma già domani mattina saremo nuovamente per strada tra la gente».

 

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