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Reset: “Sul dissesto i nostri timori erano fondati, serve un nuovo Piano di riequilibrio”

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alessandro tinaglia 2L’associazione Reset del candidato sindaco Alessandro Tinaglia interviene a seguito della nota inviata alla Corte dei Conti dal Commissario Croce, d’intesa con la dirigenza, sottolineiamo come il nostro timore manifestato pubblicamente poche settimane dopo l’arrivo del Commissario fosse purtroppo fondato. Questo il documento:

“Le ultime vicissitudini e la scelta del nostro comune di andare di fatto verso la dichiarazione di dissesto sembra un suicidio annunciato.

Avevamo gia diversi mesi fa proposto un piano di riequilibrio alternativo poiché avevamo immediatamente denunciato quanto assurdo fosse costruire l’impalcatura del piano attorno all’improponibile contratto di servizio AMAM.

Continuiamo a credere alla bontà del piano proposto da reset! ed alla necessità di evitare a tutti i costi il dissesto.

Va quindi chiesta alla Corte dei Conti la possibilità di redigere un nuovo e credibile piano di riequilibrio.

Il dissesto, è ora di chiarirlo a tutti i Messinesi, è il fallimento del comune che oltre all’elevazione al massimo di tutte le tasse comunali, cosa di fatto già avvenuta, comporta il licenziamento di tutti dipendenti non stabilizzati e la fine della possibilità che i creditori del comune, aziende, lavoratori e professionisti messinesi, possano recuperare quanto loro dovuto.

Il fallimento, inoltre, cosa non meno rilevante per chi come noi ambisce a governare la città, rappresenta la pietra tombale sulle speranze di costruire un’immagine credibile di Messina sia a livello locale, sia Nazionale che internazionale.

Il dissesto va dunque evitato a tutti i costi con l’impegno, che ovviamente prendiamo, di far luce sulle responsabilità politiche ed amministrative di chi ci ha portati a questo punto.

Per quanto infine relativo alla mancata utilizzazione delle agevolazioni previste dal DL 35/13 facciamo nostre, poiché le condividiamo, le considerazioni dell’Avvocato Saro Cucinotta in merito:

“L’Amministrazione deve valutare l’opportunità di attivarsi  con la procedura di cui al comma 7 dell’art. 7, magari, attraverso l’asseverazione dei crediti dei singoli riuscire in qualche misura a soddisfare parte dei crediti così asseverati e così non costringere i creditori a dover attendere l’anno venturo per la nuova procedura. In estrema sintesi, per quanto riguarda il Comune di Messina:

deve essere fatta la richiesta di spazi finanziari entro e  non oltre il 5.07.2013 al fine, da un lato, di godere degli spazi finanziari residui per i debiti esistenti al 31.12.2012 e, dall’altro, eventualmente di poter comunque, eventualmente predisporre un nuovo piano di riequilibrio finanziario che eviti il dissesto, tenuto conto dei benefici previsti dal DL 35/13. E’ evidente che di fronte a debiti riconosciuti e per i quali vi sia stata, comunque, un’iniziativa finalizzata alla loro estinzione, in caso di un’eventuale nuova istanza nella direzione del riequilibrio finanziario ai sensi dell’art. 243 bis del TU EE.LL., verrebbe esaminata con occhio differente. In sintesi, la Nuova Amministrazione, così come verrà definita in esito alle prossime consultazioni elettorali, potrà tentare di evitare la dichiarazione di dissesto soltanto attraverso una procedura di riequilibrio finanziario più credibile, coerente e sostenibile che dia atto dell’utilizzo degli strumenti previsti dal DL 35/13.

In ogni caso, entro il 30.06.2013, il Comune di Messina, dovrà, comunque, certificare tutti i propri debiti, poiché, al di là delle finalità del Dl 35/2013, lo Stato necessita di conoscere l’esatta entità dell’intero ammontare delle passività esistenti in tutti i rami dell’Amministrazione e, pertanto, al di là delle responsabilità specifiche previste dal DL 35/13 per i responsabili degli uffici, il mancato rispetto di tale ulteriore incombente non potrà che essere fonte di responsabilità contabile, oltre che politica, per le Amministrazioni, gli amministratori ed i funzionari che non vi abbiano ottemperato”.

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