alessandro tinaglia 2

Reset interroga il Sindaco e invoca i consiglieri

Pubblicato il alle

4' min di lettura

In uno dei momenti più complicati per la città di Messina il movimento Reset auspica il completo azzeramento della politica invitando i consiglieri comunali a proseguire, nonostante Gettonopoli, verso la strada della sfiducia e a dimettersi subito dopo. E’ questo il desiderio di Alessandro Tinaglia che analizza l’attuale situazione, rivolgendo virtualmente al Sindaco una serie di domande che finora – a suo dire – non hanno trovato una risposta.

In questi giorni difficilissimi per la nostra comunità – spiega Reset –  abbiamo assistito attoniti agli ennesimi show del Sindaco “pacifinto” e dei suoi supporter. Agli annunci buonisti, poi rivelatisi come tanti altri falsi (stipendio devoluto per il microcredito, crisi idrica risolta in 3 giorni, bilancio consuntivo 2014 e tanto altro), circa la volontà di speculare sul caso “gettonopoli” seguivano dichiarazioni sferzanti, astiose e, ancora una volta, autoincensanti sulle reti nazionali. Abbiano imparato però che il Sindaco davanti ad una telecamera si presenta come rappresentante dei Messinesi ma una volta in diretta diventa rappresentante solo di se stesso.

Ieri, infine, arrivano anche le dichiarazioni da parte di CMDB. Dichiarazioni “schizofreniche” e di parte poiché partendo dal finto buonismo, scopiazzato malamente dal Sindaco, finivano per ricordare la parte di verità che a loro avviso può mettere questa fallimentare esperienza amministrativa in buona luce.

Bontà loro ma è oramai evidente come vivano, insieme a Sindaco e Giunta, altrove.

Continuiamo però a farci delle domande alle quali continuiamo a non trovare risposta:

  1. Perché se Ciacci, Rossi, Ialacqua ed il Sindaco sapevano della situazione a Messinambiente il costo della Società nei due anni e mezzo di gestione Accorinti aumenta del 17% passando da 39 ai quasi 46 milioni e perché i debiti di Messinambiente sono stati inseriti nel decennale mettendoli a carico dei Messinesi?
  2. Perchè CMDB definisce Ciacci un buon amministratore se i numeri ed risultati dell’immondizia che inonda le nostre strade ed una TARI ancora più alta dicono il contrario?
  3. Quale è la differenza tra le mistificazioni della realtà di oggi e quelle della politica disastrosa di prima?
  4. Perché non si dice che la manifestazione fallimentare per mandare a casa i consiglieri indagati è stata organizzata dai sostenitori del sindaco e componenti di CMDB e che la scarsa partecipazione dimostra la distanza tra la città che acclamava il Sindaco e quella esausta che lo vorrebbe nuovamente a scuola ad insegnare?
  5. Perché non si dice che il procuratore ha ammesso che se il criterio adottato fosse stato diverso da quello dei “tre minuti” i consiglieri indagati oggi sarebbero 40?

La verità è che non esiste differenza tra #quellidiprima e #quellidiora e non sarà certamente una denuncia, cosa tra l’altro normale per chi amministra, a tramutare Accorinti da Sindaco incapace in Sindaco capace.

La Città così muore e se ci fosse davvero senso di responsabilità il Sindaco per primo farebbe un passo indietro.

Ma chi avrà il coraggio di dirgli che potrebbe non rilasciare più interviste alle reti nazionali?

A noi non resta quindi che sperare in 27 Consiglieri Comunali, coraggiosi e responsabili, disponibili a votare la sfiducia e subito dopo dimettersi ridando la parola ai Messinesi già nel prossimo mese di Maggio 2015.

Chissà che per una volta la cosa più semplice e logica accada anche a Messina.

Noi ci speriamo.

(91)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.