Rabbia del Pd di Provinciale: «Si faccia luce sul denaro incassato da Ruggeri e su eventuali responsabili coinvolti nella vicenda»

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pd logoI 136mila euro andati ad Antonio Ruggeri, prima delle dimissioni da commissario liquidatore dell’Ato3 rifiuti, hanno “scatenato” il circolo Pd del rione Provinciale. Il direttivo piddino del circolo ha invitato l’intero consiglio comunale a verificare la legittimità della condotta e a fornire giustificazioni alla città. Oggi la mobilitazione generale di centinaia e centinaia di dipendenti pubblici, molti impiegati legati al Comune che non ricevono lo stipendio da mesi. «Il circolo Pd di Provinciale chiede con forza tali verifiche ― si legge nella nota ― soprattutto in questo periodo, caratterizzato da enormi difficoltà nel recupero di fondi utili a pagare gli stipendi ai dipendenti di MessinAmbiente, Atm, Comune e Cooperative. Si chiede altresì la verifica su tale buonuscita, poiché più volte l’ex Liquidatore ha ribadito, difendendosi dalla accuse che lo vedono indagato per peculato d’uso, che il suo mandato di liquidatore non prevedeva alcun compenso retribuito, a differenza di quello svolto in precedenza di amministratore/presidente per il quale è stato, si presume, regolarmente e anche considerevolmente pagato». Quattro le domande dei piddini: «È legittima la buonuscita di Ruggeri?, Chi ha firmato il mandato di pagamento? Terze persone? O si è autoliquidato?». «E se anche tutto questo rientrasse nella prassi della normativa vigente, è eticamente corretto versare nel conto di Ruggeri tale somma di denaro pubblico ― conclude il Circolo di Provinciale ― mentre intere famiglie di questa città aspettano lo stipendio da tre mesi?». Durante il suo mandato l’ex sindaco Buzzanca aveva più volte sottolineato ai cronisti, dopo le interrogazioni di consiglieri comunali, che Ruggeri, nominato dal primo all’Ato3, non percepiva un euro, facendo risparmiare soldi al Comune rispetto ai consigli d’amministrazione di precedenti gestioni dell’Ato3. Ma non è stato così! E mentre l’attuale commissario dell’Ato3, Michele Trimboli, non vuole commentare la vicenda, la richiesta del circolo finisce in Consiglio comunale per verificare un caso che lascia sbigottiti.

@Acaffo 

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