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Programmazione sanitaria: Accorinti dice no

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Si è svolta stamani, a Palazzo Zanca, la Conferenza dei Sindaci della provincia di Messina, indetta dal sindaco, Renato Accorinti, cui hanno preso parte, di persona o per delega, i rappresentanti istituzionali di Acquedolci, Alcara Li Fusi, Brolo, Capo D’Orlando, Capri Leone, Caronia, Castell’Umberto, Castelmola, Castroreale, Ficarra, Furci Siculo, Furnari, Giardini – Naxos, Gioiosa Marea, Leni, Letojanni, Lipari, Longi, Malfa, Merì, Milazzo, Mirto, Mistretta, Monforte San Giorgio, Motta d’Affermo, Naso, Patti, Pettineo, Reitano, Roccalumera, San Fratello, San Marco D’Alunzio, Sant’Agata Militello, Santa Lucia del Mela, Santa Marina Salina, Saponara, Savoca, Taormina, Torrenova, Tusa e Villafranca Tirrena.

L’incontro è stato finalizzato ad esprimere parere obbligatorio per la verifica della congruenza con gli indirizzi, gli obiettivi ed i vincoli della programmazione sanitaria riferita alla Provincia di Messina. Il sindaco, Renato Accorinti, dopo aver valutato la documentazione e gli atti ad oggi trasmessi da parte dei Direttori Generali dell’ASP e del Direttore Generale dell’Azienda Papardo/Piemonte, all’unanimità ha espresso parere sfavorevole, facendo particolare riferimento ai tetti di spesa previsti dal D.A. Del 05/08/2015, n. 1380/2015. “Appare chiaro – ha detto Accorinti- come la decurtazione di ben 12 milioni di euro, mediante l’applicazione di artifizi tecnico-contabili, sia stata ricavata nella totale assenza di coerenza e verifica dei livelli di performance quali/quantitativi degli ultimi quattro anni di attività delle strutture sanitarie siciliane, e come l”applicazione alla Provincia di Messina abbia guidato e condizionato successivamente le dotazioni organiche delle tre Aziende Ospedaliere Messinesi, penalizzando decisamente la garanzia dei livelli di sicurezza e di qualità, efficienza ed efficacia delle prestazioni e dei servizi sanitari da erogare. In particolare, la voce ”costo del personale” non risulta omogenea per tutte le provincie siciliane, creando un’oggettiva discriminazione e penalizzando fortemente la provincia messinese.

Dalla stampa – prosegue il Sindaco – si apprende che in alcune province siciliane sono già state pubblicizzate 4 mila assunzioni; di contro, nella nostra Provincia non si potrebbe avere accesso ad alcun tipo di incremento ed integrazione di personale medico e sanitario mantenendo, anzi peggiorando, lo status quo e, fatto ancor più grave, non consentendo un abbassamento dell’età media degli operatori sanitari, insufficienti per numero ed in età avanzata, con un conseguente abbattimento dei livelli di qualità delle prestazioni di assistenza. Viene denunciata anche la situazione di grave emergenza che potrebbe verificarsi a breve, coerentemente con la decurtazione di 6 milioni di euro all’azienda Papardo/Piemonte, con la chiusura prevista per il 1 novembre del Pronto Soccorso dell’ospedale Piemonte, titolare di 30.000 accessi/anno che, per stessa ammissione del Rettore dell’Università di Messina, non potrebbero – conclude Accorinti – essere garantiti dal P.S. del Policlinico, con conseguente grave condizione di pericolo per una larga percentuale di abitanti della zona Sud della Città”.

 

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