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Poteri speciali per il porto di Tremestieri. Sturniolo e Lo Presti: “delitto perfetto”

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Sul porto di Tremestieri il sindaco Accorinti ha chiesto la concessione dei poteri speciali, condizione necessaria per sbloccare definitivamente l’iter di costruzione del nuovo approdo a sud della città. In merito, il primo passo si è compiuto con l’allargamento della circoscrizione dell’Autorità Portuale fino all’area nella quale dovrà sorgere l’importante infrastruttura. E proprio sulla concessione dei poteri speciali, i consiglieri comunali Lo Presti e Sturniolo esprimono diverse perplessità attraverso una nota dall’eloquente titolo: “Porto di Tremestieri: il delitto perfetto”.

“Se, da una parte, l’Autorità Portuale è ente privo di meccanismi di controllo da parte della comunità messinese – spiegano i due consiglieri –  i poteri speciali consentono che l’approvazione dei progetti (salvo per la valutazione d’impatto ambientale) da parte del commissario delegato sostituisca visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di competenza di organi statali, regionali, provinciali e comunali, costituisca variante allo strumento urbanistico generale e comporti la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dei lavori. Si tratta – precisano – in sostanza di una centralizzazione dei poteri formidabile, giustificata dalla necessità di accelerare le procedure, ma che ha sortito il risultato di generare processi per corruzione in molti dei casi in cui è stata applicata”.

Lo Presti e Sturniolo fanno riferimento al recente passato. “Non è difficile – sottolineano – ricordare il caso più clamoroso di poteri speciali, quelli che hanno fatto capo alla figura  di Bertolaso, capo della Protezione Civile, e degli uomini a lui collegati. E’ stato quello un vero e proprio sistema che sotto l’ombrello dell’emergenza ha sperperato miliardi di euro. Disastri naturali, grandi eventi e grandi opere sono stati trattati per un decennio attraverso il sistema commissariale. I poteri speciali vengono dati anche al Sindaco di Messina per l’emergenza traffico, per la nocività causata dai Tir in transito in pieno centro cittadino. Quei poteri dovevano – insistono i due consiglieri – servire a decongestionare il centro attraverso la realizzazione degli svincoli e l’approdo a Sud. Hanno prodotto un imponente contenzioso legale (che vale circa il 10 per cento potenziale del Piano di Riequilibrio) e dei moli d’emergenza a Tremestieri, che hanno perso rapidamente la loro ragion d’essere lasciando inalterato il problema del transito dei Tir, nonostante il numero complessivo di questi si sia nel tempo ridotto a causa della crisi economica”.

Secondo i due rappresentanti del Gruppo Misto, i fatti parlano chiaro. ” I magistrati contabili rilevano, infatti, che limitando l’analisi alla gestione emergenziale, è evidente che nel corso degli anni compresi tra il dicembre 2007 e il 30 settembre 2012, alcune tra le opere di maggiore rilievo non erano state, di fatto, eseguite o completate, sicché l’azione amministrativa non appare, nel complesso, particolarmente efficiente. A dimostrazione che sono mal riposte le fideistiche speranze in una buona e rapida esecuzione dei lavori laddove questi vengono “liberati” dai controlli democratici”.

“E’ paradossale dunque – affermano Sturniolo e Lo Presti – che proprio chi assume la legalità come orizzonte principale della propria azione sia così indulgente, per convenienza amministrativa (la stessa abbracciata da chi ha preceduto l’attuale amministrazione), nei confronti di procedure che hanno dimostrato assumere carattere criminogeno a causa della cancellazione dei controlli e dell’accentramento dei poteri. E’ il segno –  si legge nella nota –  di una assenza di visione politica, di superficialità nell’agitazione delle parole d’ordine, laddove non si è in grado di cogliere le conseguenze delle scelte politiche e i pronunciamenti hanno le sembianze dell’idealità ma la sostanza dello slogan”.

Sturniolo e Lo Presti concludono con una battuta sul futuro: “Per la eventuale conta dei debiti derivati da progettazione e costruzione del Porto di Tremestieri rimandiamo la verifica a  tra qualche anno”.

 

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