Piemonte. Zafarana: “Cancellato anche il nome, non esiste più”

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Dopo l’approvazione di ieri, all’Ars, della fusione Piemonte – Neurolesi, non tardano ad arrivare le reazioni della politica.

“Abbiamo lottato fino in fondo per ottenere il massimo per Messina, con emendamenti ‘chirurgici’ per sventare lo scippo che sta subendo. Non possiamo essere sicuri, per l’aleatorietà delle dichiarazioni dell’assessore Gucciardi, che la soluzione finale contemplerà realmente un pronto soccorso completo e sicuro, com’è nel diritto dei cittadini
messinesi. Del resto, anche il nome ‘Piemonte’, simbolo di una storia centenaria, è caduto sotto i colpi dei promotori della legge votata oggi”. La deputata Valentina Zafarana, del M5S, commenta così l’esito della votazione a sala d’Ercole sul futuro del pronto soccorso dell’ospedale messinese.

“Se i nostri timori verranno confermati – continua la Zafarana – e la città si dovesse trovare a fronteggiare senza le strutture adeguate l’emergenza quotidiana e, Dio non voglia, un’emergenza da calamità naturale, i responsabili saranno da ricercare tra chi ha proposto, perorato e votato quest’assurda norma. I mesi passati accanto ai comitati che lottano ancora, sono stati tradotti dentro il palazzo in sforzi inumani per migliorare il testo: abbiamo salvato la mobilità volontaria interaziendale del personale, che non sarà ‘passato di peso’ all’ Irccs, ma potrà optare dove prestare la propria attività professionale, e abbiamo assicurato alla Regione Siciliana la titolarità del patrimonio immobiliare, salvaguardando un bene di tutti da speculazioni future. Non verrà meno la nostra attività di controllo e
vigilanza sulla fusione e sugli interventi e sugli atti di convenzione, ancora da venire, tra l’Ircss e le istituzioni sanitarie pubbliche cittadine. La parola fine su questa triste storia non è, purtroppo, ancora stata scritta”.

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