Messinambiente al capolinea, fissata l’udienza fallimentare. Cisl: “Giunta e Consiglio diano risposte”

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Messinambiente è sempre più vicina al fallimento. Ai vertici della società di via Dogali, è stata recapitata una comunicazione da parte del tribunale fallimentare, che ha stabilito l’udienza per il prossimo 8 febbraio.

Com’è noto, sull’azienda, che è in liquidazione ormai da diversi anni, pesa come un macigno la sentenza del 25 novembre scorso del Tribunale di Messina, che ha rigettato il ricorso in merito alla maxi-cartella esattoriale da quasi 30 milioni di euro recapitata dall’Agenzia dell’Entrate.

L’assessore all’ambiente, Daniele Ialacqua, parlò di “una situazione grave, ma non mutata rispetto al passato”, così l’amministrazione tentò la via della transazione economica. Tutti palliativi che, a quanto pare, non sono serviti a niente mentre il commissario liquidatore, Giovanni Calabrò, aspetta notizie da Palazzo Zanca: “Abbiamo ricevuto questa comunicazione e adesso dovremo confrontarci  con la “casa madre”, ovvero l’amministrazione comunale, per decidere il da farsi”.

La Cisl,  ed in particolare il segretario provinciale, Letterio D’Amico, mostra tutta la sua preoccupazione, perché la delibera per  la nascita della società chiamata a prendere il posto di Messinambiente, ovvero la Messinaservizi Bene Comune, è ancora ferma tra i banchi della commissione bilancio: “Sollecitiamo amministrazione e consiglio alla risoluzione delle loro controversie e al raggiungimento di un intento comune, la costituzione della nuova società, ormai da mesi, ma le risposte che abbiamo avuto sono sempre state insoddisfacenti. Oggi arriva la notizia dell’udienza che segnerà forse la fine di Messinambiente, senza che si abbia certezza di cosa si farà dopo. Tutto questo, ovviamente – prosegue Letterio D’Amico – non aiuta il clima in azienda. I dipendenti e gli operai sono scoraggiati, non hanno idea di cosa ne sarà del loro futuro lavorativo e del servizio che devono assicurare alla città. L’appello che la Fit Cisl rivolge è adesso al consiglio comunale – conclude il segretario Fit Cisl – nelle cui mani c’è il futuro di tutto un comparto e di un servizio vitale per tutta la città”.

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