Foto di repertorio del Consiglio comunale

Messina. Piano di riequilibrio: guerra aperta fra Giunta e Consiglio comunale

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Messina. Si è consumata ieri l’ennesima battaglia sugli scranni del Consiglio Comunale. Da una parte le proposte della Giunta Accorinti, dall’altra le forze politiche rappresentate dai vari consiglieri.

Un confronto che, come sempre in questi 5 anni, si è rivelato complicato e – secondo la Giunta – privo della necessaria volontà di guardare al futuro della città e dei cittadini. Ieri era al vaglio il tanto agognato e discusso Piano di riequilibrio del Comune di Messina.

Delibera importante e risolutiva secondo gli assessori Enzo Cuzzola, Bilancio, e Guido Signorino, Sviluppo Economico, che dovrebbe favorire una rinascita economica della città e colmare l’evidente gap con gli altri grandi comuni italiani.

L’Amministrazione Comunale aveva ottenuto un intervento legislativo che consentiva di allungare da 10 a 20 anni la durata dei piani di riequilibrio rendendoli così più sostenibili per la popolazione.

Bocciata la riformulazione del Piano di riequilibrio

A saltare agli occhi, anche quelli più disattenti, due cose: l’esiguo numero di consiglieri presenti ad una votazione così importante, 18 su 40, e l’ennesimo “gioco” di equilibri fra astenuti e contrari che – come fin troppo spesso succede – non rappresenta un vero voto contrario.

Così si sono disposti i voti dei Consiglieri comunali sul Piano di riequilibrio.

Favorevoli (9): Carlo Abbate, Cecilia Caccamo, Rita La Paglia, Maurizio Rella, Ivana Risitano, Pippo Trischitta e, inizialmente usciti dall’aula, Claudio Cardile, Gaetano Gennaro, Libero Gioveni

Astenuti (6): Pietro Iannello, Alessandro La Cava, Antonella Russo, Nora Scuderi, Carlo Cantali, Emilia Barrile

Contrari (3): Pippo De Leo, Daniela Faranda (inizialmente astenuta), Daniele Santi Zuccarello

Immediata la reazione di sdegno e disappunto della Giunta Accorinti che attacca aspramente il Consiglio e i suoi 9 membri che, chi con astensione e chi con voto contrario, ha portato a bocciare questo progetto. «Irresponsabili, incapaci di governare e costruire il bene di Messina», questo il giudizio degli assessori dopo questo ennesima sconfitta.

L’attacco della Giunta

«Grave atto irresponsabile del Consiglio Comunale contro la città», questa l’opinione della Giunta comunale nei confronti del “NO” alla riformulazione del Piano di riequilibrio.

«L’incoscienza di alcuni Consiglieri comunali – incalza la Giunta – condanna la città di Messina ad un lungo periodo di rinunce e difficoltà finanziarie che ne freneranno il percorso di normalizzazione e di sviluppo economico e sociale».

La bocciatura della riformulazione del Piano di riequilibrio, secondo la nota diffusa dalla Giunta, è da considerarsi irresponsabile poiché «rende impossibile l’attuazione di azioni di grandissima importanza come ad esempio l’erogazione dei servizi pubblici, le nuove assunzioni e le stabilizzazioni dei precari, imponendo di fatto per gli anni futuri tagli di molti milioni di euro destinati alle esigenze della città».

«Follia, ma anche incapacità politica e amministrativa – proseguono gli Assessori – nonché assenza di una visione strategica hanno portato i nove Consiglieri, e le forze politiche da questi rappresentate, a creare colpevolmente una situazione di danno alla città e alla cittadinanza anche in dispregio ai pareri positivi espressi dalla Ragioneria e dai Revisori dei Conti sulla delibera presentata nei termini di legge e precedentemente illustrata in commissione una settimana fa, prima ancora dell’approvazione in Giunta.

«In pochi minuti, 9 dei solo 18 Consiglieri presenti, con un voto non motivato, hanno impedito di proseguire nel positivo processo di risanamento dei conti e sviluppo di Messina. Chi ha voluto tutto questo ha creato un danno enorme, non all’Amministrazione Accorinti, ma alla città e ai suoi cittadini condannandoli al doppio dei sacrifici.

Le forze Politiche, con assenze, astensioni o voti contrari, dimostrano, ancora una volta, di non essere in grado di governare Messina, non sapendo guardare all’interesse dei cittadini, ma solo a incomprensibili ed egoistiche logiche di bottega».

Triste ma non priva di speranza la conclusione della Giunta sulla vicenda: «C’è chi gioca a “fare politica”, ma purtroppo sulla pelle dei Messinesi; noi continuiamo a lavorare per il bene della città unico obiettivo della nostra azione amministrativa».

L’intervento di Cambiamo Messina dal Basso

Su questo confronto fra Giunta e Consiglio che, fin troppo spesso, assume le sfaccettature della battaglia politica si esprimono anche i Consiglieri di Cambiamo Messina dal Basso: «Esprimiamo grande perplessità per le dinamiche che ancora una volta, oggi, si sono verificate in aula. Ci chiediamo se chi si indigna per la cattiva immagine che spesso l’organo consiliare ha agli occhi di parte della stampa e della città abbia riflettuto su cosa significa affrontare atti di questa portata in meno di metà del civico consesso. Ci chiediamo quali siano le motivazioni di chi si è espresso negativamente senza spiegarne il perché».

Ed è proprio qui che, probabilmente, risiede il punto nodale della questione: il Consiglio comunale rappresenta i cittadini ma ad un voto così importante, che potrebbe cambiare il futuro finanziario della città, era presente meno di metà dei Consiglieri eletti.

«Siamo coscienti – continua il gruppo consiliare di Cmdb – che dentro la procedura del riequilibrio siano presenti molti punti interrogativi, riguardanti i debiti fuori bilancio e le responsabilità politiche da accertare. Sappiamo anche che un atto del genere non andrebbe discusso nel giorno della sua scadenza (va però detto che lunedì la commissione bilancio non si è potuta tenere per mancanza del numero legale). Sappiamo anche, però, che un’operazione del genere avrebbe potuto alleggerire il peso del debito e consentire alle amministrazioni di operare con più serenità».

La nota – a firma dei consiglieri Fenech, Risitano, Caccamo e Rella – invita ad una maggior responsabilità: «Democrazia è votare liberamente ma è anche metterci la faccia, e assumersi la responsabilità di rendere conto delle proprie scelte».

 

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  1. E’ triste assistere a quanto accade nell’organo che ci dovrebbe tutelare oltre che rappresentare, non esistono parole per giustificare tutti gli operati di questo consiglio contro la vita e la demograzia di questa città tanto bella ma tanto martoriata dai suoi cittadini. Mi auguro che una briciola di sapienza scenda nei cuori di tutti Noi e ci permetta di fare scelte giornaliere e costanti per il Bene Comune
    Giovanna Antonia Allone

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