Messina. Agenzia per il risanamento: De Luca e Cardile sono ai ferri corti

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Messina. Lo scontro avvenuto, ieri, durante la seduta di Consiglio comunale, che doveva riguardare l’istituzione dell’Agenzia di Risanamento, è risultato più acceso del solito, tanto che, dopo l’intervento del presidente, Claudio Cardile, Cateno De Luca, ha minacciato di dimettersi dalla sua carica di Sindaco.

L’attrito tra i due attori politici non è una novità: «Mi sono stancato di questa storia delle pressioni che io starei facendo sul Consiglio comunale – erano queste le parole che il Sindaco, qualche giorno fa, rivolgeva al Presidente, attraverso la sua pagina Facebook. Ribadisco la mia legittima richiesta ad esaminare al più presto la delibera di costituzione dell’Agenzia per il Risanamento pur comprendendo che il mio post, magari, avrà smascherato l’intento criminogeno di qualche Consigliere».

All’incontro erano presenti alcuni Deputati regionali e nazionali, tra cui Antonio De Luca, Elvira Amata, Ella Bucalo, Francesco D’Uva, Grazia D’Angelo, Pietro Navarra, Valentina Zafarana, Matilde Siracusano. È stata, però, l’assenza dell’Assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, a deludere i rappresentanti del Consiglio comunale presenti in aula che, attraverso il Presidente Cardile, hanno espresso il loro parere riguardo alla questione del risanamento.

«Obiettivo del Consiglio comunale – ha affermato Cardile – era quello di ottenere un impegno concreto, da parte della Regione, nell’individuare i fondi che spettano alla città di Messina per quanto riguarda il risanamento. Non solo non c’è nessun documento ufficiale in cui si manifesti la volontà di trasferire le risorse necessarie allo sbaraccamento, ma anche l’assenza dell’Assessore Falcone, con il quale avevamo concordato anche il giorno e l’ora della seduta, desta sospetti sull’intenzione della Regione di non dar credito agli impegni presi».

A termine dell’intervento il Presidente si è scagliato contro il Sindaco: «Per usare una metafora calcistica, lei è un ottimo attaccante, ma senza squadra non ha nessuna possibilità di vincere e quindi gioca da solo».

Dura la risposta del Sindaco De Luca: «La ringrazio di ricordarmi sempre che sono un cavaliere solo ed errante, ne prendo atto e lo ricordo sempre a me stesso. Questo, però, non delegittima la mia posizione, la comunità mi ha eletto e valuto. C’è un punto che è preliminare e lo dovete sciogliere. L’umiliazione che ho subito all’incontro alla Regione Siciliana, non voglio subirla più. Ecco perché mi permetto di dirle che chiedo di essere adottato tecnicamente dal Consiglio, per presentare un emendamento che è il primo punto della questione: approvare la costituzione dell’Agenzia di Risanamento. Il vostro ordine del giorno verrà preso in considerazione successivamente».

Prima di lasciare l’aula il Sindaco ha lanciato una provocazione: «Ho fretta di dare risposte alla città, altrimenti significa che la città non ha bisogno di me. Considerato quello che sta succedendo, se non dovesse passare la delibera non mi resta che decidere se rimanere deputato o fare il Sindaco di Messina».

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  1. Ma questo nuovo presidente del consiglio comunale quali film ha fatto per rivolgersi in tono perentorio al sindaco? IL sindaco è stato voluto dalla gente, lui da nessuno.Nessuno ne ha mai sentito parlare e nessuno lo conosce.Veda di darsi meno arie ed importanza anche perchè ci lo ha preceduto dandosi arie e importanza è finita agli arresti.

  2. Si potrebbe avere il curriculum di questo nuovo presidente del consiglio comunale?

    1. Io vorrei vedere il CV degli assessori, dei membri del CdA delle partecipate (in buona misura tutti provenienti da S.Teresa di Riva) e degli esperti a titolo gratuito…

  3. Bravo Fiorenzo effettivamente dici bene qualcuno e finito agli arresti, se lei non e di parte dovrebbe capire che chi sta in consiglio deve poter aver i tempi giusti x esaminare qualsiasi delibera , ma come il SUPREMO vuole buttare fango e fumo questi sono i risultati , il vostro megalomane sindaco non ha preso 1 consigliere e normale che abbia difficoltà a governare , si dimetta vada di nuovo ad elezioni . con tutti i problemi di Messina , il grande politico vuole ricostruire tutto subito , buttando nel caos (LUI E BRAVO ANCHE X QUESTO ) UNA CITTA’ GIA’ DISORDINATA E MALDESTRA , CARO SINDACO MENO FUMO , MENO EGOISMO E TONI PIU’ PACATI , E RISPETTO DEI RUOLI.

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