Foto di Vincenzo Cuzzola - assessore al bilancio

Mense scolastiche, Cuzzola al lavoro: due bandi per finire l’anno scolastico e iniziare il prossimo

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Spacchettare i bandi in modo tale da garantire la copertura del servizio fino alla fine di questo anno scolastico, per poi programmare con più serenità il futuro. Ecco la carta che intende giocarsi l’amministrazione per le mense scolastiche, ferme al palo ormai da diversi giorni. Lavoratori e sindacati da settimane stanno col fiato sul collo dell’amministrazione in attesa del bando, quel bando che la Giunta non può produrre senza il bilancio di previsione 2017.

La Filcams Cgil,  in un incontro con l’assessore alla Pubblica Istruzione, Federico Alagna, aveva posto l’accento sulla necessità di emanare il bando entro il 31 marzo prossimo. Il rischio, evidenziato dai sindacati, è quello del licenziamento dei lavoratori che diverrebbe automatico alla scadenza dei dodici mesi dall’ultimo servizio eseguito, che risale ad aprile 2016. Rischio che l’amministrazione intende allontanare inserendo all’interno del bando la clausola sociale voluta dai sindacati, che consente di garantire l’impiego di quei lavoratori che hanno operato nel settore fino ad oggi.

Alagna pochi giorni fa ha allontanato la possibilità che il bando possa essere emanato entro il 31 marzo, ma a Palazzo Zanca la speranza è davvero l’ultima a morire. Tutto è nelle mani dell’assessore al Bilancio, Enzo Cuzzola, che sta lavorando alla creazione di due bandi: uno relativo a  garantire il servizio della mensa scolastica nelle ultime settimane dell’anno scolastico in corso; il secondo garantirà quello da settembre in poi.

I soldi ci sono, il milione e duecentomila euro è stanziato, ma ci sono da superare alcuni intoppi burocratici. La formula delle “mini-gare” non sembra convincere più di tanto gli uffici, così toccherà a Cuzzola superare le resistenze provenienti dal Dipartimento alla Pubblica Istruzione e dalla Ragioneria Generale, senza dimenticare che c’è un bilancio di previsione che deve essere riapprovato in Giunta.

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  1. Riferitegli al calabrese che l’anno scolastico sta finendo e che non potrà fare nulla perchè non ci sono soldi e dunque eviti di raccontare cazzate.

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