L’appello di Reset ad Accorinti: “Signor Sindaco, si dimetta e liberi Messina”

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La mozione di sfiducia al sindaco Accorinti approderà in Aula mercoledì prossimo per essere votata dal Consiglio comunale. Intanto, le ultime dichiarazioni di voto fanno discutere e Reset in un comunicato stampa non le manda a dire al Primo Cittadino. Il movimento rappresentato da Alessandro Tinaglia, invita Accorinti a dimettersi e a “liberare Messina”. Ecco il comunicato stampa, che riportiamo integralmente:

Quanto sta accadendo in questi giorni racconta di una situazione paradossale, quasi fantozziana. Le ultime dichiarazioni di voto sulla sfiducia consegnano, ancora una volta, il pallino nella mani del partito dell’On. Francantonio Genovese. La decadenza di Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale dipende, dunque, dalle decisioni che verranno prese in Via I Settembre la prossima settimana prima della votazione di Mercoledì 15 febbraio. Noi non troviamo strano che ciò accada soprattutto perché i numeri dei rappresentanti di Forza Italia in Consiglio sono quelli che hanno consentito ad Accorinti di approvare i “creativi”, e sempre disattesi, documenti contabili in questi anni, Piano di riequilibrio in testa! Ciò che non riusciamo a comprendere è, invece, il perché una persona onesta come Accorinti pur di restare in sella si presti a questi giochi e non prenda la palla al balzo per ridare la parola ai Messinesi. Perché se ha operato benissimo, come dice, non sceglie la strada più democratica per chiedere alla città come giudica il suo operato?Perché preferisce subordinare la sua Sindacatura alle scelte di un Consiglio Comunale, da lui più volte pesantemente apostrofato, e dalle decisioni ed i calcoli di #quellicheceranoprima?Perché Renato Accorinti non dimostra con un atto d’amore , con un gesto concreto ed inequivocabile, che tiene a Messina più che alla propria poltrona?Signor Sindaco, per una volta ci sorprenda e faccia prima che gli interessi del tibet quelli della Sua Città che è ormai in ginocchio dilaniata da inutili ed intollerabili guerre di bottega.Signor Sindaco si dimetta e liberi Messina!”

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