Il saluto del Prefetto Alecci alla stampa messinese: «Auguro ai cittadini onesti cose buone, solo a loro»

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IMG-20121024-00139«È stato un punto di riferimento non solo dal punto di vista professionale, ma anche come uomo. Nonostante le enormi difficoltà, si è impegnato al massimo per questa città e gliene siamo profondamente grati». Con queste parole, Giuseppe Gulletta, segretario provinciale di Assostampa, ha aperto l’incontro di commiato che l’uscente Prefetto di Messina, Francesco Alecci, ha voluto tenere con i giornalisti delle testate locali. Gulletta ha consegnato ad Alecci una targa a nome dell’Associazione della Stampa per premiarlo come “uomo al servizio della città”.

L’ormai ex Prefetto, in partenza per L’Aquila, dove svolgerà il suo prossimo incarico, ha ringraziato i giornalisti presenti, la cui presenza, sottolinea, «non è così scontata all’addio di una figura istituzionale». Alecci ha commentato la sua esperienza a Messina ribadendo che «ha fatto tutto quello che era nelle sue possibilità, poiché il Prefetto non ha tutte le competenze per agire su determinate questioni. Il limite non dipende sempre dalla capacità». Ricordando la sua esperienza a Taranto, durante la quale la città è stata “colpita” dal dissesto finanziario e affidata alla guida di un commissario, ha scherzato considerando che, dopo  solo un mese dal suo insediamento, anche a Messina si è riproposta la medesima situazione. Al di là delle difficoltà, Alecci ha sottolineato di essere soddisfatto del periodo trascorso nella nostra città, nella quale ha «costruito una parte della sua vita, dal punto di vista affettivo e professionale» e nella quale ha lavorato con lo stesso amore ed entusiasmo degli inizi della sua carriera. Dichiarando di essere onorato del nuovo incarico a L’Aquila, Alecci ha voluto augurare «ai cittadini onesti, solo a loro, di poter superare il grave dissesto morale, oltre che economico, nel quale sono costretti a vivere. Non si possono augurare cose buone ai cittadini cattivi. Questa città – ha aggiunto − deve essere bella e migliore per chi ha valore. Bisogna espugnare chi ha amministrato male Messina e chi le ha fatto del male, con azioni scorrette o con il non interessamento ai suoi problemi». E invita tutti a coalizzarsi per diventare attori di un’azione forte di cambiamento e rivincita, partendo dalle parrocchie, dalle scuole, dalle cose di ogni giorno. Alecci chiede «scusa alla città se qualche volta, il sabato e la domenica, ha deciso di passare del tempo con i suoi figli di 6 e 9 anni», ai quali ha conservato i ritagli delle pagine dei giornali nei quali venivano spiegati i passi del papà per far capire loro perché non poteva andare a prenderli a scuola o trascorrere le giornate con loro.

In conclusione, una rappresentate della giuria del Premio Colapesce ha annunciato la consegna del premio “alla messinesità” al Prefetto Alecci, “uomo delle istituzioni e amico di Messina”.

Alessia Abrami

 

 

 

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