Foto dei consiglieri M5S in aula, consiglio comunale Messina

Il M5S sulla bufera in Consiglio Comunale: «Non è compito dell’opposizione garantire la maggioranza d’Aula»

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Per i Consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle ciò che è successo oggi in Aula, in apertura della seduta riguardante il “Salva Messina”, sarebbe un «tentativo comodo e disperato di sferrare (loro) un attacco».

Di seguito la risposta integrale dei consiglieri pentastellati sull’accaduto che, oggi pomeriggio, ha portato alla “caduta” del numero legale e al conseguente rinvio del Consiglio comunale sul Salva Messina. Rimandando a domani la votazione delle 12 delibere rimanenti, entro mezzanotte.

«La domanda – si legge nella nota diffusa dal gruppo consiliare – che ciascuno dovrebbe porsi non è dov’erano i consiglieri del Movimento 5 Stelle, né tantomeno dov’era il consigliere Paolo Mangano all’inizio dei lavori, ma dove fossero tutti gli altri consiglieri che hanno finora condiviso ogni decisione del Sindaco e che pretenderebbero, oggi, una stampella da parte nostra.

Il Movimento 5 Stelle esprime rammarico per l’increscioso episodio verificatosi all’inizio dei lavori dell’Aula nel terzo giorno per l’approvazione delle delibere del “Salva Messina”. Durante tutto il corso dei lavori abbiamo mostrato il senso della più responsabile azione e appartenenza alle istituzioni, pur condividendo poco o nulla del percorso tracciato dall’attuale amministrazione.

Il tentativo comodo e disperato di sferrare un attacco al Movimento da parte di chi aveva direttamente e in prima persona la responsabilità, non soltanto dei lavori di Aula, ma anche delle approvazione delle delibere, risulta a dir poco pretestuoso, e dimostra la totale inconsistenza politica di questa maggioranza, sulla quale lo stesso Sindaco, oltre che la cittadinanza, dovrebbe interrogarsi.

È bene chiarire, per una corretta informazione ed una genuina ricostruzione dei fatti, che l’allontanamento del consigliere Mangano, considerato da qualcuno, in maniera semplicistica e di comodo, come causa della caduta del numero legale, non è stato un espediente voluto ma è avvenuto solo dopo che lo stesso si era assicurato, chiedendo al Presidente Claudio Cardile, la presenza del numero di consiglieri necessario in Aula. Una volta avuta rassicurazione in tal senso si è allontanato per far entrare i propri colleghi, avvisando contestualmente lo stesso presidente.

Anche oggi, infatti, il Movimento era presente al Palazzo per partecipare a questa giornata di lavori d’aula e dare il proprio apporto sul piano del confronto democratico. Non è tuttavia compito né responsabilità dell’opposizione garantire la maggioranza d’Aula in merito a una misura alla quale ci siamo sempre opposti, non condividendone né i contenuti né le modalità e le tempistiche con le quali è stata portata avanti».

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