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Ialacqua sulla sfiducia: “Può farlo solo il sindaco, i consiglieri possono chiedere quello che vogliono”

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Si è parlato di sfiduciare l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua, ieri in Consiglio comunale: troppi i rifiuti ancora ammassati in città, tanti da essere in piena emergenza sanitaria, tanti da far ritenere necessaria la rimozione del competente assessore dalla poltrona. Ma il rappresentante della giunta Accorinti non appare per nulla turbato dalla ipotesi sfiducia. Ecco la replica ai consiglieri:

“La sfiducia di un assessore non compete al consiglio ma al sindaco. I consiglieri possono chiedere quello che vogliono. 11 capigruppo hanno firmato un documento che parla di emergenza senza però fare una proposta. Vengo accusato per la mia responsabilità gestionale, ma io non ho compito gestionale ma solo di indirizzo politico. Mi accusano di non aver programmato, invece in questi tre anni di amministrazione abbiamo programmato di più rispetto agli ultimi vent’anni. Evidentemente non c’è conoscenza”.

E ha ragione l’assessore più discusso, al momento, della giunta, lui è in una botte di ferro: solo Accorinti può defenestrarlo e a Palazzo Zanca non ci sono finestre pronte all’uso, vista l’amicizia che lo lega al sindaco.

Che poi, lo ha detto chiaramente, per lui non parlano i cumuli di mondezza ma quanto fatto in 3 anni.

Ed ancora, quei cumuli hanno una specifica ragion di esistere: “L’emergenza è nei fatti- aggiunge infatti Ialacqua – lo dico nuovamente. Questa però è la prima estate senza la piattaforma di Pace, che in passato era stata utilizzata per accatastare rifiuti. Messina ha perso quindi un centro importante”.

Infine non manca una piccola ammissione di responsabilità “comune”, da parte dell’assessore all’Ambiente: ” Purtroppo, rispetto alla programmazione siamo in ritardo, sia per nostre responsabilità (tempi lunghi per la nuova società) sia per cause esterne. Abbiamo scontato una somma di ritardi su vari provvedimenti (Pace, Piano Aro, raccolta differenziata). Se Pace fosse stata pronta, non ci saremmo trovati in questa situazione”.

“La spazzatura in strada purtroppo copre tutto il nostro impegno – conclude – negare l’evidenza è sbagliato. Scontiamo problemi strutturali e una società ormai obsoleta che va sostituita. Mi aspetto che anche il Consiglio comunale faccia la sua apertura”.

Andrea Castorina

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