I lavoratori Atm attendono dietro la porta il commissario Croce prima del suo incontro con i sindacati

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IMG 20121105 102245Devono ancora materialmente essere trasferiti nelle casse comunali i 18 milioni di euro di finanziamenti statali. E’ quanto si è appreso stamattina a Palazzo Zanca prima dell’ingresso dei segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Lillo Oceano, Tonino Genovese e Costantino Amato, nell’ufficio del commissario Luigi Croce. Oggi il gruppo di dipendenti dell’Atm, sempre in presidio nella saletta commissioni di Palazzo Zanca, ha atteso dietro la porta dell’ex procuratore capo con cartelli eloquenti. Per i lavoratori Atm, che attendono gli arretrati da fine luglio con il saldo del 23%, la situazione finanziaria sembra disperata. Il Comune può garantire solo 1 milione e 333mila euro quale dodicesimo del bilancio, mentre dalla Regione non arriverà nemmeno un euro, a meno dell’intervento del neopresidente Rosario Crocetta, perché il governo di Palazzo d’Orleans sta trattenendo le somme sul chilometraggio (c’è un’indagine della Procura che ha portato anche ad arresti) che indebitamente l’azienda trasporti avrebbe ricevuto negli anni passati. L’Atm avrebbe pagato solo 8 delle 20 rate per recuperare il “mal tolto” pari a 290mila euro mensili. Senza fondi da mesi, l’Azienda non riesce a ottemperare alla restante parte del “debito”. Mancano le altre 12 rate all’appello e così la Regione starebbe bloccando qualcosa come 3 milioni e mezzo di euro. Per gli stipendi arretrati al Messinambiente, con l’accreditamento sostanziale dei finanziamenti statali dovrebbe essere versato nei prossimi giorni la mensilità di settembre, mentre il pagamento di ottobre ai comunali dovrebbe slittare a dopo il 7 novembre. Sulla situazione delle cooperative sociali Progetto Vita e Nuova Presenza, oggi i responsabili hanno “bussato” alla porta di Croce, il problema sarebbe nella presentazione delle fatture in ritardo rispetto alle altre cooperative. Questa mattina era in programma una manifestazione di protesta fuori dal Comune degli operatori sociali delle due cooperative che, secondo quanto riferito nei giorni scorsi dalle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, sarebbero stati “discriminati” rispetto agli altri. @Acaffo  

 

 

 

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