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Gestione interna, la Corte dei Conti tira le orecchie al Comune

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La Corte dei Conti continua a vigilare sulla gestione interna di Palazzo Zanca, dove continuano ad essere riscontrate alcune criticità. Si tratta di un controllo di routine effettuato dal Magistrato Istruttore dell’Ufficio Controllo Enti Locali della Sicilia, che ha  comunicato al Comune di Messina gli esiti dell’ispezione degli atti che ha portato alla scoperta di alcune problematiche che riguardano l’ente.

Nulla di preoccupante, a Palazzo Zanca non è certamente scattato l’allarme rosso solo che, alla prossima riunione degli Stati Generali del sistema dei controlli interni,  toccherà al Segretario Generale Antonio Le Donne, chiarire se e come questi scogli siano stati effettivamente arginati.

Tra i punti che l’organo di controllo ha posto all’attenzione dell’ente, ci sono le crepe sulla gestione delle società partecipate, a partire dalla mancata ufficializzazione delle delibere consiliari o di Giunta, sui report fatti sempre nell’anno 2015.

Anche in questo caso, il Magistrato ha riscontrato l’assenza della comunicazione degli obiettivi raggiunti, così come la carenza di personale e l’assenza di un software: tutte problematiche che rendono meno agevole ed efficace il controllo sulle partecipate.

Circa il controllo sulla regolarità amministrativa e contabile, la Corte dei Conti ha notato delle disfunzioni in merito alle schede usate per la trasmissione dei dati, problema che il Comune può superare rafforzando l’uso del programma Infor, vale a dire l’enorme “cervellone” di Palazzo Zanca che regola l’intera attività amministrativa.

Inoltre il Comune non ha fatto presente alla Corte dei Conti quali obiettivi strategici siano stati raggiunti nel 2015, mentre l’amministrazione non ha ancora fornito le dovute risposte  sul coinvolgimento formale del consiglio comunale nel controllo degli equilibri finanziari. Tra le 48 criticità riscontrate, sui 298 atti amministrativi esaminati, trova spazio anche la  verifica sulla qualità dei servizi, con il Comune che ancora non ha un regolamento che impone di relazionare periodicamente sull’efficienza dei servizi offerti alla cittadinanza.

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