G7 e Messina Servizi Bene Comune, Trischitta e Santalco non mollano la presa

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G7 e gestione dei rifiuti. A Palazzo Zanca sono le polemiche del momento, quelle che stanno alimentando un clima sempre più rovente, che si sta sviluppando sull’asse Consiglio-amministrazione.

Ieri un gruppo di consiglieri guidati da Pippo Trischitta ha fatto irruzione nel Salone delle Bandiere in occasione della Conferenza Programmatica delle Città Metropolitane, per manifestare la propria ammirazione verso il sindaco di Catania, Enzo Bianco.

Chiara la polemica all’indirizzo del sindaco Accorinti e al suo “no war” urlato all’indirizzo del Presidente USA, Donald Trump. Il capogruppo di Forza Italia torna alla carica del primo cittadino: “Si è trattato di un gesto autoreferenziale che non ha nulla a che fare con la città. Il G7 ha rappresentato una grande occasione persa per la città, perchè avrebbe attirato giornalisti e fotografi da tutto il mondo. Far fotografare le first ladies con sullo sfondo le bellezze dello Stretto avrebbe dato visibilità al nostro territorio”.

Trischitta prosegue nel suo attacco: “Sfido pubblicamente il sindaco, che parla continuamente di pace ed accoglienza, ad aprire le porte della sua casa di Taormina per accogliere i migranti”. Poi si passa all’altro tema spinoso, quello che riguarda la delibera sul contratto di servizio Messina Servizi Bene Comune.

L’atto è ancora fermo in Consiglio in attesa di essere votato, dopo che per ben sei volte in aula non si è raggiunto il numero legale.

Il capogruppo di Felice per Messina, Giuseppe Santalco, pone un problema sulla legittimità della delibera: “Io ho chiesto un’ispezione ministeriale per chiedere la legittimità dei ruoli ricoperti da Antonio Le Donne, che in questo momento è Segretario Generale, Direttore Generale, Ragioniere Generale e dirigente alle Partecipate. Gli stessi Revisori dei Conti hanno espresso dei forti dubbi in merito, gruppi consiliari che si sono avvalsi del parere di esperti giuristi hanno espresso grosse perplessità sull’iter seguito dall’amministrazione, ma l’assessore Ialacqua ha continuato a seguire la sua strada. Perchè si sta facendo pressione sui consiglieri affinchè si voti?”.

Santalco poi tende una mano all’amministrazione: “Non so cosa l’avvocato Parrinello possa presentare al giudice fallimentare per il concordato di Messinambiente. Ci sono 30 milioni suddivisi in tre bilanci, dal 2017 al 2019, ma ancora attendiamo il Previsionale. Invito l’amministrazione a sedersi in Prefettura affinchè si possano valutare tutte le modifiche necessarie alla delibera”.

Antonio Macauda

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