Ospedale Piemonte

Fusione Piemonte-Neurolesi. Pareri discordi di Garofalo e Zafarana

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Il protocollo di intesa, firmato lo scorso 24 aprile, tra l’ospedale Piemonte e il centro Neurolesi, ha portato al trasferimento, nella struttura di villa Contino, degli ambulatori di diagnostica generale e specialistica dell’istituto Neurolesi. Un primo passo verso una fusione che, nella politica regionale, vede pareri molto discordanti.

«Grazie alla tempestività con la quale ci siamo impegnati in questa battaglia oggi siamo riusciti ad ottenere uno straordinario risultato», così il deputato di Area Popolare, Vincenzo Garofalo ha commentato la notizia del parere favorevole della Commissione Sanità alla fusione del Piemonte con l’Irccs.
«Dopo l’impegno del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, arriva la piena adesione al progetto di fusione da parte della Regione. Una straordinaria opportunità – afferma Garofalo – per la nostra città grazie ad un importante lavoro di squadra».

La Commissione sanità dell’Ars ha infatti esitato il progetto presentato dall’assessore Borsellino che punta ad una sanità d’eccellenza non solo nell’ambito riabilitativo ma anche nel settore della emergenza urgenza e delle neuro scienze.

«Grazie a quanto avvenuto oggi – continua il  deputato – non solo si è scongiurato il rischio di perdere il glorioso ospedale Piemonte ma, di fatto, ne viene garantito il rilancio strutturale e tecnologico e, cosa di non poco conto – aggiunge -, un apporto scientifico e sanitario che rispecchia la tradizione medica messinese a fronte di una offerta assistenziale che non sarà limitata all’ambito regionale ma avrà visioni e prospettive nazionali e internazionali».
«Il sostegno dato in Commissione – afferma Garofalo- è prova che la buona politica può portare a grandi risultati. Il prossimo passo sarà la conferenza dei capigruppo che traccerà la cadenza e le priorità nei lavori d’aula e consentirà immediatamente di avviare l’attività prevista partendo dai cantieri edilizi per la ristrutturazione dei plessi non a norma e abbandonati da anni. La fusione consentirà non solo il mantenimento dell’occupazione attuale ma addirittura il raddoppio o la triplicazione dei posti di lavoro solo per il Piemonte».

«Il finanziamento previsto, di oltre i 12 milioni di euro, consentirà di aprire i cantieri nel cuore della città per la ricostruzione del più moderno complesso sanitario della Sicilia. Aspetto non trascurabile della vicenda è che i nostri giovani potranno fare ricerca e formazione, insite nella missione dell’Irccs, nella nostra città».

« Una salvezza solo sulla carta. Di fatto oggi la commissione sanità ha sancito la morte del pronto soccorso tradizionalmente inteso», così commenta la fusione Piemonte-neurolesi, la deputata all’Ars del M5S, Valentina Zafarana.

Il M5S all’Ars è fortemente critico sulla norma approvata oggi in commissione sanità che sulla carta

salva il pronto soccorso dell’ospedale Piemonte di Messina, ma che «di fatto – dice la deputata Zafarana – lo depotenzia notevolmente, poiché, da quanto appreso oggi in commissione, la struttura non potrà garantire le emergenze e gli interventi tipici del pronto soccorso, ma si limiterà ad alcune prestazioni, che allo stato attuale non è dato neanche di conoscere, visto che l’assessore Borsellino è stata per l’ennesima volta evasiva sul tema. Ci chiediamo, pertanto – conclude l’esponente del M5S -, come si possa fare a votare un disegno di legge a scatola chiusa».

«La cosa- che più ci fa rabbia – afferma Valentina Zafarana – è la totale mancanza di trasparenza e che decisioni di vitale importanza per la sanità messinese vengano prese senza minimamente tenere conto delle esigenze del territorio. Ad oggi – continua Zafarana – i posti letto dati all’Irccs centro neurolesi Bonino Pulejo sono tutti quelli del Piemonte e volutamente non si fa chiarezza sul trasferimento di proprietà dell’ampio patrimonio immobiliare del Piemonte».

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