Elezioni.”Buoni benzina, buste spesa, cene e soldi in cambio di voti”. Lo dice Gaetano Santagati (Lista Fava per Marano), pronto alla denuncia e a versare la metà del suo stipendio di eletto all’Ars

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santagatiLa denuncia è di quelle forti. L’ha fatta stamattina Gaetano Santagati, candidato alle regionali con la lista Fava a sostegno di Giovanna Marano: “Siamo tornati a 20, 30 anni fa – ha detto Santagati, un passato da segretario Cgil e Ds – Io so che “girano” buoni benzina, sacchi della spesa e pure cene, soldi per “acquistare” voti”. Ha presentato denuncia alla Procura? “Se me lo chiede andrò in Procura, è un appello che lancio alle forze preposte”. Vuol dirci i nomi di questi candidati? “Li dirò agli organi competenti”.
E nell’attesa della denuncia,oggi la presentazione della sua candidatura, con accanto l’ex ministro del Lavoro, Cesare Salvi, il segretario di Rifondazione comunista, Alfredo Crupi e il consigliere provinciale di Rifondazione, Andaloro. Santagati ha proposto: “Se dovessi essere eletto, ogni mese destinerò il 50% del mio stipendio a un fondo che chiederò alla Regione di istituire, invito tutti gli altri candidati e deputati a farlo”. Critiche sono state rivolte a Pd e all’Udc. “Il Pd ha fatto parte del governo Lombardo – ha proseguito Santagati – come può parlare oggi di rinnovamento e come può farlo l’Udc che ha governato la Regione con Cuffaro”. Ad ascoltare gli interventi anche il senatore Concetto Scivoletto. Crupi ha detto: “Per la prima volta, la Sinistra si presenta unita ma le battaglie in questi anni sono sempre state condotte insieme dai vari gruppi, non riesco a capire chi oggi si presenta quando fino a ieri ha fatto i propri interessi”. Salvi: “Oggi la politica ha enormi problemi, travolta da scandali e dalla rabbia dei cittadini, ma bisogna andare al voto per rinnovare la classe dirigente che ha fallito”. Critiche sono state rivolte da Salvi al governo Monti: “Cosa ha fatto per l’economia italiana? Dove sta la bravura quando la Caritas informa che alle mense dei poveri c’è un aumento del 45% delle persone cadute in povertà”. Per Salvi la ricetta economica in Sicilia è di concentrare le risorse europee su industria, turismo e agricoltura.

 

@Acaffo

 

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