Ecopass. Tre consiglieri: «Analizzare i costi»

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La questione “Ecopass” continua a suscitare dibattiti e polemiche. Di stamattina la nota a firma del consigliere comunale, Fabrizio Sottile, del consigliere della quarta circoscrizione, Maria Fernanda Gervasi e del consigliere della quinta circoscrizione, Valerio Anastasi.

«In riferimento al recente dibattito in materia di gestione Ecopass e attraversamento da parte dei mezzi pesanti– scrivono Sottile, Gervasi e Anastasi -, accogliamo con favore il crescente interesse che si è sviluppato a partire da una nostra recente iniziativa. Oltretutto, l’imminente riapertura del porto di Tremestieri riporta di stretta attualità il tema».

«Purtroppo – continuano – gli apprezzabili interventi hanno concentrato la loro attenzione su degli aspetti a nostro avviso non decisivi. In particolare non vorremmo che alcuni amici, accecati da un furore inutilmente punitivo e accusatorio nei confronti delle compagnie di navigazione e degli autotrasportatori, perdano di vista i due temi a nostro avviso cruciali, e cioè l’efficacia dei controlli (piuttosto che i meccanismi di riscossione) e l’uso stesso dei fondi, che dovrebbe essere prioritariamente destinato ad interventi sule arterie maggiormente investite dal problema».

Anche i costi, secondo Sottile, Gervasi e Anastasi, sono da valutare: «Occorre analizzare in maniera obiettiva e “laica” i costi che alcuni  degli interventi ipotizzati, come ad esempio l’esazione con personale comunale o i controlli affidati esclusivamente a vigili urbani “in presenza”, comporterebbero, con il  rischio concreto di alimentare un meccanismo esclusivamente burocratico, senza tangibili effetti per i cittadini e le martoriate strade messinesi. Un  sistema efficace di controllo a distanza, attraverso l’installazione d telecamere ai varchi, così come da noi già suggerito, renderebbe oltretutto superflua la stessa applicazione della famigerata tariffa di trenta euro, perché – concludono – garantirebbe pieno gettito e immediato accertamento e sanzione degli utilizzi abusivi degli approdi del centro cittadino».

 

 

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