comune

Criticità nel Piano di Riequilibrio. LabDem: «Cosa ne pensa la Giunta?»

Pubblicato il alle

2' min di lettura

comunePunti critici che il Comune dovrebbe tenere in considerazione. Se i revisori dei Conti hanno dato l’ok al Piano di Riequilibrio da un lato, dall’altro hanno evidenziato alcune importanti criticità che andrebbero modificate. Su questi rilievi, LabDem Messina si pronuncia: «Onestà intellettuale vorrebbe che la Giunta rendesse note le proprie considerazioni».

«Esaminata la relazione dei Revisori dei Conti – evidenzia una nota – si osserva come la stessa non entri nel merito dei 23 rilievi mossi dal Ministero dell’Interno e perciò detto parere appare ininfluente a tale titolo».

LabDem vorrebbe chiarezza e che la Giunta si pronunciasse in merito ai debiti fuori bilancio, «per quanto riguarda la loro quantificazione e il loro inspiegabile variare nell’ammontare tra una stesura e l’altra del piano di riequilibrio»; alle ragioni della mancata presentazione di tali debiti al Consiglio Comunale «per il riconoscimento, circostanza già criticamente rilevata anche dalla Corte dei Conti»; all’esito delle proposte transattive formulate dall’Amministrazione ai propri creditori; alle ragioni per le quali «non risultano conteggiati i gravosi interessi passivi maturati ai sensi di legge sui debiti del Comune»; ai chiarimenti richiesti in ordine alle situazioni finanziarie delle partecipate.

«In mancanza di tali chiarimenti – precisa LabDem – sono del tutto fuori luogo le entusiastiche affermazioni dell’Amministrazione come panacea dei mali della Città. Vale la pena ribadire che il Piano così come è strutturato risulta del tutto inadeguato sotto il profilo tecnico e ben difficilmente il Ministero e la Corte dei Conti potranno assumersi la responsabilità della sua approvazione».

A chi di competenza «si attivi poiché dalla grave situazione economica del Comune di Messina non si potrà uscire con documenti che alterano la reale situazione finanziaria e – conclude –  per ciò oggi più che mai necessario l’intervento dei servizi ispettivi del Ministero delle Finanze che, non in continuità con le precedenti gestioni, possano fare chiarezza e delineare realistici percorsi di uscita dalla crisi». 

(77)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.