Consiglio comunale: alleati e Pdl intendono “accerchiare” l’Udc. Intanto D’Alia telefona a Gioveni

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daliaL’obiettivo è “accerchiare” ed “emarginare” l’Udc: il “tradimento” di Dr e parte del Pd durante l’elezione dei vicepresidenti del Consiglio comunale non è stato un caso. Il mancato gradimento per Libero Gioveni, dopo gli accordi della vigilia, e i voti di coalizione andati senza problemi alla presidente Emilia Barrile e al vice vicario Nino Interdonato (anche quelli dell’Udc) nascondono un’altra lettura. Ad ascoltare i sussurri di alleati e presunta opposizione, dai Democratici riformisti al Pdl che ha sostenuto in aula il piano dei Dr e in cambio si è ritrovato Nicola Crisafi vicepresidente, è solo cominciata la “vendetta” contro l’Unione di Centro. Nel centrosinistra sono loro gli indiziati principali, per non dire “imputati”, della sconfitta al secondo turno di Felice Calabrò che nei “terreni” cari all’Udc ha trovato meno di quanto si aspettasse. Di più c’è che tra i deputati regionali Nino Germanà e Beppe Picciolo sia nato un feeling politico su Messina. Il loro ingresso insieme nella sala consiliare durante la prima seduta non è passato inosservato. Nel frattempo il ministro Gianpiero D’Alia ha telefonato al consigliere Gioveni complimentadosi per l’uscita perentoria dell’esponente politico che ha parlato già di “rottura” della maggioranza di centrosinistra. Il prossimo banco di prova saranno le presidenze delle commissioni consiliari. Gli accordi tra Dr, parte del Pd e Pdl potrebbero portare l’Udc a restare, anche in questo caso, a bocca asciutta. In attesa di essere “premiata” con una, forse due presidenze, anche la lista Cambiamo Messina dal Basso che per le vicepresidenze del Consiglio, oltre al voto alla consigliera di riferimento Nina Lo Presti, ha “girato” le sue 4 preferenze a Crisafi del Popolo della Libertà. @Acaffo

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