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Consiglieri contro i tagli degli uffici postali: «Ne risentono le fasce più deboli»

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poste1I consiglieri comunali Nicola Cucinotta (Pd) Francesco Pagano (ProgDem) Claudio Cardile (FxM) Benedetto Vaccarino (Pd) Simona Contestabile (ProgDem) Mariella Perrone (Udc) Carmela David (Udc) Carlo Cantali (FxM) hanno presentato un ordine del giorno perché non ritengono «condivisibili i “tagli” che  si ripercuotono sulla vita delle persone, in particolare dei tanti anziani che popolano i nostri villaggi in periferia». I tagli di cui parlano sono quelli messi in atto da Poste italiane.

«È scorretto – evidenziano in una nota – il metodo adottato da Poste Italiane che intende applicare tagli lineari senza avere una visione complessiva del territorio e delle sue necessità, senza da subito interessare l’Ente locale.  Non ammissibile che ogni due anni voglia realizzare chiusure di uffici postali senza tener conto delle esigenze dei cittadini, andando a penalizzare soprattutto le fasce più deboli come gli anziani e impoverendo di servizi sempre e solo i residenti dei centri minori, vittime sacrificali di una logica improntata al puro e semplice pareggio di bilancio».

E aggiungono: «Il progressivo abbandono del presidio del territorio, in aree cosiddette “diseconomiche” da parte di Poste Italiane, non valuta la funzione “sociale” degli uffici postali periferici, rimasti  obtorto collo, l’unico punto di riferimento per le fasce sociali più deboli, per il ritiro della pensione, per effettuare pagamenti, per spedire e ritirare la corrispondenza».

Il gruppo di consiglieri esprime “contrarietà e perplessità” di fronte a un tale modo di agire, nei confronti di quella che chiamano «politica di disimpegno sul territorio messinese che penalizza fortemente il tessuto sociale cittadino, ed in particolare gli storici borghi di Pezzolo, Altolia, Cumia, San Saba e San Filippo Superiore, con pesanti ricadute anche occupazionali».

Dal momento che anche una delibera dell’AgCom conferma «il divieto di chiusura di uffici postali situati in comuni rurali che rientrano nella categoria dei comuni montani nonché di uffici che costituiscono presidio unico nelle isole minori», i consiglieri impegnano il sindaco Renato Accorinti a «farsi parte diligente alla Direzione Nazionale di Poste Italiane, l’Amministratore Delegato di Poste e in particolare con la Direzione Regionale di Poste Italiane, affinché sia garantita l’effettività dei servizi essenziali per la popolazione residente nei villaggi di Pezzolo, Altolia, Cumia, San Saba e San Filippo, al fine di assicurare il rispetto delle norme adottate dall’AgCom».

Inoltre, chiedono al Primo cittadino di «convocare con sollecitudine un tavolo di confronto con l’Azienda, nell’Aula Consiliare, alla presenza dei rappresentanti regionali dell’Anci, della deputazione Nazionale e Regionale, della Giunta Municipale, dei componenti il Civico Consesso, dei rappresentanti sindacali e dei cittadini».

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