Città Metropolitane, la Regione fissa per il 26 febbraio l’elezione degli organismi ma Picciolo frena: “Si faccia l’elezione diretta”

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Sono state fissate per il prossimo 26 febbraio dal Governo regionale, le elezioni dei consigli dei Liberi Consorzi e delle Città Metropolitane (quindi anche Messina), ma anche questa data potrebbe non essere rispettata. All’interno del Parlamento regionale, sta raccogliendo sempre più consensi l’idea di una nuova legge elettorale che preveda l’elezione diretta dei consiglieri che attualmente saranno scelti secondo il criterio del voto ponderato di secondo livello, cioè dai consigli comunali ricadenti nei territori dei Liberi Consorzi o delle Città Metropolitane ma a pesare di più sarà il voto dei consiglieri dei Comuni più grandi.

Dopo i dissapori tra Governo e gruppi politici che, lo scorso mese di ottobre, portarono allo slittamento delle elezioni previste il 20 novembre, non sembra che si siano fatto dei sostanziali passi in avanti. Il Governatore, Rosario Crocetta, però questa volta sembra intenzionato a far rispettare la scadenza imposta dalla giunta regionale: “Eventuali proposizioni di modifiche legislative, – dice Crocetta –  non possono interferire sulle decisioni dell’esecutivo, che deve rispettare leggi. Si rappresenta che la legge nazionale, pur prevedendo la possibilità di elezioni dirette di primo grado, esclude tale possibilità in fase di prima applicazione per cui chi oggi propone la modifica della data, di fatto nega questa possibilità. La legge Delrio parla chiaro, in fase di prima applicazione l’elezione è di secondo grado”.

Per il capogruppo di Sicilia Futura, Giuseppe Picciolo, invece è il momento di passare all’elezione diretta dei consiglieri: “Nella recente consultazione referendaria la maggioranza degli italiani, e dei siciliani, ha bocciato, tra le altre, la riforma che aboliva le Province, con ciò evidentemente intendendo confermarle. Appare chiaro che i Liberi Consorzi e le Città Metropolitane (le nostre ex Province), così come concepiti, non rispondano al comune sentire della popolazione. Oggi pensare di votare i loro organismi con elezioni di secondo livello appare ulteriormente controproducente. Crediamo sia più rispettoso e coerente rinviare queste elezioni e garantire la rappresentanza diretta degli organismi amministrativi dei Liberi Consorzi e delle Città Metropolitane attraverso elezioni a suffragio universale che coinvolgano direttamente tutti i cittadini, senza distinzioni e in tutti territori delle ex province”.

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