assessore Sergio De Cola

“Cara Regione ti scrivo”. Ecco la lettera che De Cola ha “spedito” a Palermo

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L’assessore ai Lavori Pubblici, Protezione Civile e Urbanistica, Sergio De Cola, ha scritto una nota alla Regione Siciliana attraverso i mass media: “Cara Regione ti scrivo, dopo incontri con politici e dirigenti, dopo richieste formali e non, questa volta lo faccio attraverso i media per sollecitare e, finalmente, ottenere riscontro ad atti ufficiali inoltrati da tempi ormai lunghissimi. Chi ha assunto responsabilità amministrative e di governo deve puntare ad ottenere risultati utili per la comunità che rappresenta. Gli atti di pianificazione, così come i progetti di opere pubbliche, esprimono attraverso azioni concrete le scelte delle comunità, ne sostanziano la volontà e il progetto di sviluppo dei propri territori, ne proiettano le visioni future.

Mortificare queste scelte con attese irragionevoli non deve essere consentito. Va anche aggiunto che i tempi per autorizzazioni legati ad opere di grande interesse pubblico e protezione civile sono eccessivamente lunghi. Ad esempio i dragaggi per il porto di Tremestieri o le autorizzazioni per le scogliere di via Veglia e Carbonara, il cui appalto aggiudicato dal Comune a giugno è ancora in attesa di autorizzazione per l’occupazione dei terreni e se le mareggiate invernali arriveranno prima delle autorizzazioni i cittadini ancora una volta pagheranno le conseguenze. È utile evidenziare che la commissione ANCI, che si occupa di Protezione Civile, a cui la città di Messina partecipa attivamente, sta valutando di proporre un emendamento al codice degli appalti proprio per questo tipo di opere. Prendendo spunto da questa iniziativa sarebbe opportuno adottare un codice di comportamento tra enti pubblici per accelerare autorizzazioni di opere per la tutela e la difesa dei nostri territori. Di seguito un elenco, non esaustivo ma significativo, dei motivi che portano a redigere questa nota. – Studio ambientale sull’effetto cumulativo degli interventi per il PRG attuale, consegnato a marzo 2015: lo studio, di grande importanza, richiesto e concordato con la Regione, ha consentito di fare il punto sulla situazione attuale del comune di Messina per gli aspetti ambientali e costituisce per la nostra città la base per ogni futura valutazione e ipotesi d’intervento sul territorio. – Piano di utilizzo del demanio Marittimo, presentato nel 2013: è lo strumento che consentirà, finalmente, di mettere ordine sulle nostre spiagge e favorirà il settore turistico. – Valutazione Ambientale Strategica e Valutazione d’incidenza del piano particolareggiato Mortelle Tono, presentata nel 2012: il piano a cui si sta lavorando per la migliore integrazione con il nuovo PRG, contiene importanti spunti per uno sviluppo turistico, elemento centrale per il rilancio economico della città. – Valutazione di Impatto Ambientale del progetto di sistemazione del torrente Bisconte Cataratti, presentata nel 2012: il progetto è già stato ammesso a finanziamento per 30 milioni di euro dalla Struttura di Missione Italia Sicura, rischiare adesso di perdere queste importanti risorse sarebbe certamente una grave colpa. – Piano Particolareggiato di Capo Peloro, consegnato per la sua valutazione nel 2008: il piano è ovviamente basato su scenari coevi alla sua elaborazione; prolungare in modo esagerato il suo esame lo priva di parte del suo valore e quindi svilisce la volontà del Consiglio comunale che lo aveva adottato.

Come si evince da questo elenco, tutta la pianificazione della città, nonché progetti di fondamentale rilievo sociale e di messa in sicurezza del territorio, sono in attesa di risposta, con la conseguenza di frenare pesantemente una concreta possibilità di crescita e di sviluppo del nostro territorio. Tutti gli atti prodotti hanno date e protocolli chiari che vanno al di là di ogni possibile contestazione, la situazione è così grave che non può più essere sottaciuta. Le risposte debbono essere concrete e debbono prevedere tempi certi e ragionevoli, le passerelle politiche e le apparizioni nei talk show  lasciano tutto immutato. Questa è una “denuncia sociale” prima che amministrativa, è un appello a tutti i soggetti che possono operare nell’interesse della nostra città e della nostra Regione. Ogni ipotesi di lavoro (piano urbanistico o progetto che sia) ha un tempo, passato il quale può svuotarsi di significato, lasciando solo un’inutile spesa per la sua formulazione.

E’ necessario, ADESSO, uno sforzo collettivo per chiudere le valutazioni in atto, raccogliere approvazioni, prescrizioni o dinieghi ma andare avanti con tempi stringenti e cadenzati che consentano di ridare alla nostra città quella credibilità che sta faticosamente riconquistando sul campo a livello nazionale”.

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