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Bufera in Consiglio Comunale: salta il numero legale. Seduta rimandata a domani

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consiglio comunaleBufera in Consiglio Comunale. La Seduta convocata per questo pomeriggio alle 15.30 è stata rimandata a domani, dopo la lettura dell’appello e la constatazione che non c’era il numero legale per dare inizio ai lavori. Assenti i 5 Stelle – tranne Mangano –, entrati in Aula pochi secondi dopo l’appello. All’ordine del giorno ci sarebbero state le delibere del Salva Messina riguardanti l’ATM.

Chiusa la Seduta – che, anzi, ha commentato il presidente del Consiglio Claudio Cardile «Non è mai cominciata»– è entrato in Aula il sindaco Cateno De Luca: «Sono basito – ha dichiarato. Questo atteggiamento lo avevo già visto nei giorni scorsi».

Ma cosa è successo? Al momento dell’appello i consiglieri in Aula risultavano al di sotto del numero legale. L’ingresso dei pentastellati ha generato ulteriore scompiglio e i toni si sono subito alzati: da un lato, i 5 Stelle, che ribadivano la casualità del loro ritardo; dall’altro, i consiglieri presenti in Aula, preoccupati a causa della mole di delibere ancora da trattare: circa 12 da votare entro la mezzanotte di domani.

Insomma, per molti è stato un gesto di deliberato ostruzionismo finalizzato a “disturbare” i lavori, in linea con l’opposizione che in questi giorni il Movimento ha portato avanti con la propria astensione da ogni votazione; ma i consiglieri pentastellati negano. Inutile dire che i toni si sono alzati e per un momento il Civico Consesso è piombato nel caos.

Dopo quasi un’ora di discussione, controlli e verifiche, il Segretario Generale Rossana Carrubba ha reso pubblica la propria decisione: «Normalmente in questa Aula – ha dichiarato – viene fatto un controappello, un nuovo appello chiamato dopo il primo, che serve a verificare la presenza del numero legale. Posto che si sarebbe dovuto aspettare il Segretario Generale per fare l’appello, quando sono entrata in Aula dovevo continuare io il controappello. Mi prendo quindi la responsabilità di dire quale fosse in quel momento il numero dei presenti».

«Avevo verificato se il consigliere Schepis – ha proseguito – entrato in contemporanea a me, potesse essere computato nel numero dei presenti. Posto questo e posto che si sono create condizioni di incertezza sul numero dei presenti, ho richiesto l’ausilio della rilevazione elettronica delle presenza. Alle 16.30 erano presenti 17 consiglieri, purtroppo il consigliere Mangano ha estratto la smart card 13 secondi dopo le 16.30. Ritengo che in questo caso si possa fare riferimento alla rilevazione elettronica alle 16.30. I presenti erano 16».

Quindi, niente numero legale perché i consiglieri comunali, in totale sono 32.

Aggiornamento: La replica dei Consiglieri del Movimento 5 Stelle

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