Autorità Portuale, i renziani a muso duro:”Da Crocetta solo disinteresse per Messina”

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Crocetta chiama e i “renziani” rispondono. Nella conferenza stampa odierna, il Presidente della Regione ha risposto a muso duro a quella parte del Pd messinese che i giorni scorsi  lo ha accusato di non aver difeso l’autonomia dell’Autorità Portuale di  Messina nei tavoli romani.

Un’accusa da cui Crocetta si è difeso con forza portando avanti un’operazione verità volta a chiarire come, da parte del Governo Regionale, non ci sia stata alcuna disparità di trattamento rispetto a Catania, addossando tutta la colpa al Ministro, Delrio, accusato a sua volta di aver portato avanti una riforma senza aver interpellato la Regione.

Anzi il Governatore ha rincarato la dose all’indirizzo del Pd messinese: “Vengo attaccato dai seguaci di Faraone in odore di candidatura”. Secondo i renziani (Alessandro Russo, Francesco Palano Quero, Giuseppe Laface, Liliana Modica, Davide Fragale e Giacomo D’Arrigo) da parte di Crocetta  invece non è arrivato alcun tipo di chiarimento: “Le dichiarazioni odierne del presidente Crocetta, come ampiamente atteso, stante la successione da tempo nota della documentazione prodotta in questi mesi dal suo governo in tema di Autorità Portuale di Messina, ben lungi dal “fare chiarezza” in maniera eclatante, piuttosto, purtroppo non dimostrano altro che la sua insipienza nei confronti della vicenda complessiva e il suo disinteresse verso la città di Messina.  Al di là di avere appreso che il presidente Crocetta ritiene “grande città del Sud” Catania, mentre Messina è evidentemente di dimensioni tali da poter essere sacrificata ad altri interessi che a noi oggi non sono chiari, e sorvolando sulla squallida mancanza di stile e di rispetto dimostrando nell’attaccare in maniera scomposta chi legittimamente sostiene idee diverse dalle sue – che noi attribuiamo al nervosismo e al tentativo di ricostruirsi un profilo pubblico credibile come il lancio in questi giorni del suo nuovo movimento “#Rilanciamolasicilia” dimostra e spiega ampiamente – ciò che resta agli atti è una serie di fatti che evidentemente, nonostante i voli pindarici del presidente, restano tali”.

Domani i renziani terranno una conferenza stampa al Comune, ma intanto gli esponenti del Partito Democratico rispondono punto su punto al Presidente della Regione: “A seguito dell’approvazione del decreto del Governo Renzi della scorsa estate, il Governo Crocetta ha presentato richiesta di proroga delle Autorità Portuali di Messina e di Catania che, tuttavia, come una missiva di novembre scorso del ministro Delrio dimostra, non sono state accolte.  Mentre per Catania, tuttavia, il governo Crocetta ha formulato la richiesta di prorogare temporaneamente la sede legale della nuova Autorità Portuale della Sicilia Orientale, per Messina e la istituenda Autorità del Tirreno Meridionale e dello Stretto tale richiesta non è stata formulata. Prova di quanto sopra, la lettera di riscontro del ministro Delrio dello scorso novembre, che pure Crocetta ha sventolato oggi in conferenza stampa. In quella lettera, infatti, espressamente Delrio si riferisce alle richieste formulate dal presidente Crocetta, e dando risposta per ciascuna di esse, mentre boccia le proroghe delle vecchie Autorità Portuali di Messina e Catania, per la seconda espressamente autorizza la proroga di due anni della sede legale, per Messina, invece, autorizza solo “la prosecuzione delle attività fino alla fine dell’esercizio finanziario”, ossia fino a fine dicembre 2016. Crocetta, pertanto, piuttosto che sbandierare la lettera di Delrio, oggi avrebbe dovuto mostrare alla Città di Messina la lettera che egli inviò a Delrio e le richieste che in essa erano contenute circa l’Autorità Portuale del Tirreno Meridionale e dello Stretto. Specificamente: che cosa chiese Crocetta, per Messina? Perché Delrio risponde solo per la prosecuzione dell’attività fino a fine dicembre 2016 mentre per Catania risponde su più quesiti? Crocetta avrebbe dovuto mostrare le sue richieste per Messina, e non la sola lettera di Delrio, che nulla aggiunge, semmai complica nella vicenda”.

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