Autorità Portuale, Crocetta: “Ecco le carte con cui ho difeso Messina”

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“Sono mesi che passo per il colpevole della situazione, ma ho qui con me le carte che svelano ch sono i veri pupari della storia”. Ha esordito così il presidente della Regione, Rosario Crocetta, protagonista questa mattina di una conferenza stampa a Palazzo dei Leoni sulla riforma dell’Autorità portuale che vede Messina accorpata a Gioia Tauro.

Crocetta ha svelato i dettagli della corrispondenza con il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio a cui ha più volte chiesto di salvaguardare l’autonomia di Messina nel nuovo riassetto delle Authority nazionali. Lo ha fatto il 10 febbraio 2016, all’indomani del vertice tenutosi in Consiglio comunale, con una lettera tramite la quale invitava il governo a rivedere i propri piani, garantendo piena autonomia contabile e finanziaria alla sede di Messina rispetto a Gioia Tauro o istituendo una nuova Autorità con sede nella città dello Stretto che accorpi pure Milazzo. “Il modello organizzativo delineato – scriveva Crocetta – incontra il totale dissenso delle istituzioni messinesi, preoccupate che gli utili realizzati dalla gestione dei porti di Milazzo e Messina, piuttosto che essere reinvestiti sul territorio, possano, invece, essere indirettamente, finalizzati a ripianare le perdite dei porti calabresi”.

Il 12 settembre 2016 Crocetta tornava alla carica con una nuova lettera invita al ministro Delrio. Nella missiva, il presidente della Regione chiedeva il mantenimento, per 36 mesi,  dell’autonomia finanziaria e amministrativa dell’Autorità portuale di Messina ai sensi dell’articolo 22 del decreto legislativo che ridisegna il sistema porti italiano, inserito dopo le richieste della Conferenza delle Regioni.

Richieste che Roma però non hanno evidentemente ascoltato. Nelle ultime settimane il dialogo tra Ministero e Regione è ripreso, spostandosi però sulla nomina di Andrea Annunziata come presidente dell’Authority Catania-Augusta, ipotesi respinta dallo stesso Crocetta in una nota dello scorso 30 gennaio, in attesa che il presidente si esprima sulla nomina che riguarda invece Alberto Rossi, designato ad occupare la poltrona più importante della nuova Authority Messina – Gioia Tauro.

Intanto, Crocetta attacca. “Chi doveva sostenere la mia battaglia si è invece consegnato a Roma”. Il riferimento, non troppo velato, al Pd sottolinea ancor di più la dialettica prettamente politica che c’è alla base della questione e che potrebbe influenzare il risultato di un match ancora lontano dal triplice fischio. Crocetta ha, infatti, appena rilanciato il suo movimento con l’idea di creare una nuova rete che punta ad aggregare attorno al vecchio Megafono circoli e soggetti diversi in vista delle elezioni regionali.

Andrea Castorina

 

 

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