Foto di Elvira Amata

Autorità portuale, Amata: “La città si ribelli alla scelta del governo”

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“Se prima avevo solo il dubbio che questo accorpamento fosse deleterio per Messina, ma serviva solo a ripianare la difficile situazione economica di Gioia Tauro, oggi le dichiarazioni del Ministro mi hanno definitivamente convinta che sia cosi”.

E’ quanto afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia, Elvira Amata, che chiama a raccolta l’intera città davanti alla scelta del governo che ha ormai sancito l’accorpamento dell’Autorità portuale di Messina con quella di Gioia Tauro. Amata non si fida, nonostante ieri il ministro Delrio abbia garantito la proroga fino a dicembre dell’attuale assetto e piena autonomia alla città dello Stretto nonostante la fusione con il porto calabrese.

“Non ci sarà il dominio di una sede – spiega Amata –  bensì un Cda di cinque componenti più un Presidente di nomina ministeriale, le riunioni saranno itineranti senza fissa dimora, ci saranno comunque uffici sul territorio e gli investimenti saranno stabiliti dal governo, questa la chicca finale. Non mi tranquillizza affatto la promessa verbale in base alla quale “le risorse che verranno prodotte in un’area nella stessa saranno reimpiegate”. I Decreti restano i Ministri cambiano. Capisco la soddisfazione dell’attuale Presidente dell’Autorità De Simone rispetto alla promessa di una proroga per Messina sino al 31 Dicembre 2017 ciò consentirà certamente di concludere diversi progetti, ma il futuro va oltre il 2017”.

Per il consigliere comunale, le istituzioni locali e regionali devono unirsi per chiedere il mantenimento dell’Autorità portuale di sistema di Messina.

“Fratelli d’Italia, partito che rappresento nella qualità di Capogruppo in seno al Consiglio Comunale ha, per volontà del Capogruppo alla Camera dei Deputati l’On. Fabio Rampelli (recentemente in visita a Messina),presentato una urgente interrogazione parlamentare a risposta scritta al Ministro Delrio nella quale evidenzia la necessità di rivedere il Decreto legislativo n169 del 2016 con il quale il Governo ha varato la riorganizzazione della disciplina delle Autorità Portuali con una riduzione delle 24 esistenti in 15 nuovi enti definiti autorità di sistema portuale (AdSP) in quanto è evidente dichiara l’On. Rampelli “come tale riforma per quel che riguarda l’accorpamento Messina Gioia Tauro vada nella direzione opposta dell’efficienza più volte richiamata dal Ministro Delrio. Oltre questo, Rampelli ha anche depositato nella competente commissione una proposta risolutiva per impegnare il Governo ad apportare i necessari correttivi normativi al Decreto per scongiurare definitivamente la soppressione dell’Autorità Portuale di Sistema di Messina evitando così alla città l’ennesimo scippo”.

 

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  1. L’invito della Consigliera è certamente da condividere, purtroppo la città di Messina non è avvezza a questi “moti rivoluzionari” la soppressione del Piemonte docet. Forse sarebbe opportuno che tutta la classe politica ssinese e do ogni colore tralasciando i propri interessi e non ascoltando i professoroni accorpatori, si compattassero , dai consiglieri comunali e di quartiere (fanno anch’essi parte del mondo politico e sono rappresentanti degli interessi dei cittadini), ei vari deputati regionali e nazionali, e far fronte comune contro queste decisioni prese dall’alto, sono consapevole che trattasi di sogno………….

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