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Asili nido. Messina perde 80mila euro. Il Comune presenta in ritardo la domanda

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«Non ci possono essere più alibi che giustifichino fatti di inaudita gravità politica e amministrativa per la reiterata perdita di preziose risorse per la città, specie in un settore delicato come quello degli asili nido, a maggior ragione che personalmente avevo sollecitato l’assessore ad intervenire per tempo con gli uffici per sfruttare questa ennesima opportunità».

Questo il duro commento del consigliere comunale Libero Gioveni (Udc), che nei mesi scorsi in più occasioni aveva chiesto all’Amministrazione se avesse avviato l’iter richiesto dalla Regione a tutti i Comuni siciliani affinché attingessero ai fondi, concessi attraverso l’avviso pubblico del 22 ottobre 2014 emanato dall’assessorato regionale alla Famiglia e scaduto il 30 gennaio scorso. I fondi erano destinati agli asili nido, sia per il loro potenziamento e la loro ristrutturazione, sia per il sostegno delle spese di gestione finalizzato alla riduzione delle rette a carico delle famiglie dei bambini.

«Erano in tutto disponibili 1 milione e 600mila euro – ricorda il consigliere Gioveni – da ripartire appunto in queste due linee d’intervento riguardanti o la struttura edilizia del Nido, per esempio la riqualificazione degli spazi esterni o l’adeguamento degli impianti alla normativa vigente al fine di non pregiudicare il funzionamento del servizio e quindi addirittura la chiusura, oppure il recupero delle spese di gestione per i mancati incassi dalle rette».

«E in entrambi i casi – insiste l’esponente Udc – queste risorse, quantificate secondo il decreto assessoriale in 160mila euro complessivi, 80mila per ciascun intervento, avrebbero rappresentato un “toccasana” visto che, per esempio, all’asilo nido di Camaro era stato avviato un percorso per realizzare il locale cucina finalizzato ad aumentare i posti da 21 a 30 bambini e, per ciò che riguarda la seconda linea d’intervento, i Revisori dei Conti avevano evidenziato nella loro relazione sul Bilancio Consuntivo 2013 la difficoltà per l’Ente di incassare le rette delle famiglie dei bambini».

Gioveni accusa il Comune del ritardo, spiega: «Ed è proprio sulla seconda linea d’intervento relativa al recupero delle spese di gestione, nonostante le città di Palermo, Catania e Messina potessero puntare su entrambe le linee, che Palazzo Zanca ha presentato il progetto, ma, secondo quanto emerge dalla graduatoria del Dipartimento regionale del primo aprile scorso, non sono stati rispettati i tempi, quindi il Comune di Messina è fuori».

«L’amarezza è tanta – prosegue il consigliere comunale – anche perché ho sempre chiesto, al fine di poter intercettare fondi per il potenziamento degli asili nido, la costituzione di un “ufficio speciale asili nido».

«A questo punto – conclude Gioveni, che tra l’altro è uno dei 13 firmatari dell’atto di sfiducia presentato nei giorni scorsi nei confronti di Mantineo – le dimissioni dell’assessore dovrebbero essere un atto dovuto e immediato, ma è altresì opportuno che la Commissione servizi sociali avvii un’indagine amministrativa interna per capire se, visto il tempo abbastanza lungo concesso dalla Regione, gli uffici preposti abbiano agito in buona fede o se ci sia stato qualcuno che abbia in qualche modo ostacolato l’indirizzo politico dell’Amministrazione».

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