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ARS. “Deputare” stanca. Da Ardizzone a Zafarana passando per Germanà: ecco cosa fanno i “nostri” alla Regione

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dormire arsIl popolo sarà pure sovrano, ma i nostri deputati all’Ars mica scherzano!

Dalla lettura dei dati riportati sul sito del Parlamento siciliano, relativi all’attività svolta nel corso della XVI legislatura (cioè in un anno e sette mesi), emergono numeri che lasciano poco spazio all’interpretazione: solo in pochi tra i 90 deputati hanno presentato un numero “ragionevole” di atti.  

Tutti gli altri? Hanno battuto la fiacca a spese nostre. Considerando, infatti, i dati relativi ai soli atti proposti da “primo firmatario”, in  quasi due anni, la media, su 90 deputati,  delle interrogazioni parlamentari presentate è di 19 ciascuno, ma si tratta di un dato “generoso” per la maggior parte di loro.

Vi sono deputati che hanno presentato solo 6 o 4 interrogazioni, 1 o 2 interpellanze e ancor meno disegni di legge. Eppure non sono loro ad aver registrato i numeri peggiori.

Tra i nostri onorevoli deputati c’è stato anche chi si è “impegnato”, (perché credo ci si debba mettere davvero d’impegno a non far nulla) nel presentare: zero disegni di legge, zero interrogazioni, zero interpellanze, zero mozioni, zero ordini del giorno.

Non è uno scherzo né una provocazione, è tutto riportato sul sito dell’Ars.

E Messina la provincia peggio rappresentata: i suoi eletti, più di altri, “sonnecchiano” sugli scranni di Palazzo dei Normanni. Lo dimostra il nostro più prestigioso esponente, addirittura presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Giovanni Ardizzone  che, forse proprio a causa dei gravami del ruolo ricoperto, ha presentato un solo disegno di legge e nessun altro atto assembleare.

Lo seguono, stavolta senza alibi particolari, Giuseppe Laccotto (disegni di legge 1, interrogazioni 0); Carmelo Currenti (disegni di legge 1, interrogazioni 7);  Santi Formica (disegni di legge 5, interrogazioni 1);  Giuseppe Picciolo (disegni di legge 2, interrogazioni 7).

Provano a fare meglio Bernadette Grasso Felice (disegni di legge 2, interrogazioni 15) e Francesco Rinaldi (disegni di legge 33, interrogazioni 10).

Un bilancio disastroso quello che i nostri rappresentanti portano a casa, dunque, mitigato fortunatamente, dall’attività degli onorevoli Nino Germana  (NCD)  e Valentina Zafarana (M5S),  che provano a risollevare il trend messinese con una media di 33 interrogazioni presentate.

Il deputato più “prolifero”  è il siracusano Vincenzo Vinciullo (NCD), presidente della II Commissione Bilancio. Vinciullo sale sul podio dei deputati più attivi con numeri di tutto rispetto: 45 disegni di legge e ben 484 interrogazioni parlamentari. Insomma, una persona che in Parlamento non passa certo inosservata.

Chi ha sicuramente deluso è il deputato di Belpasso, Alfio Papale. Nella sua scheda di presentazione, accanto all’indicazione del collegio, vengono orgogliosamente riportati i voti che gli sono valsi l’elezione: 7.202 voti di preferenza e nessun voto di lista. Sarebbe curioso chiedere a quei 7.202 elettori cosa pensano del fatto che sia proprio il loro “preferito” il deputato meno attivo: una “pagella” da tutti “zero tagliato”.

Considerando, invece, i gruppi parlamentari nel loro insieme, possiamo notare che i più produttivi risultano essere i gruppi di opposizione  come: Movimento 5 stelle, NCD e PDL.

Forse quest’ultimo può essere interpretato da molti come un dato retorico; l’opposizione è tale solo se diventa realmente funzionale e, per far ciò, è necessario che insista con più costanza in Parlamento, all’interno del quale deve scontrarsi contro l’egemonia della maggioranza per evitare che le scelte di indirizzo siano monopolizzate.

È pur vero però che il PD, partito maggioritario, avrebbe dovuto far registrare dati significativi almeno sulla presentazione delle proposte di legge e ordini del giorno ma, stando alle cronache, è ancora troppo impegnato a contendersi la guida degli Assessorati. Volendo sconfessare la celebre frase di Giulio Andreotti, in Sicilia “il potere  logora anche chi ce l’ha”.

Considerando che, come abbiamo detto,  la media di interrogazioni presentate è di 19 su 90 deputati, non possiamo non domandarci quante volte a settimana si riuniscono i nostri rappresentanti? Quante volte, insomma, i deputati divisi nelle varie commissioni, varcano la porta di Sala d’Ercole?

Ma ecco, senza andare troppo indietro nel tempo, i dati relativi alle convocazioni delle Commissioni parlamentari nei mesi di giugno e di luglio 2014:

COMMISSIONE

GIUGNO 2014

LUGLIO 2014

AFFARI ISTITUZIONALI

9

7

BILANCIO E PROGRAMMAZIONE

8

12

ATTIVITA’ PRODUTIVE

8

9

AMBIENTE E TERRITORIO

8

8

CULTURA, FORMAZIONE E LAVORO

6

7

SERVIZI SOCIALI E SANITA’

5

4

ESAME DELLE ATTIVITA’ DELL’UNIONE EUROPEA

3

2

INCHIESTA E VIGILANZ A SUL FENOMENO DELLA MAFIA

5

5

ESAME DISEGNI DI LEGGE RELATIVI ALLA MATERIA STATUTARIA

2

0

Secondo la tabella, dunque, le commissioni si riuniscono in media 6 giorni al mese.

Davanti a questo dato,  è il caso di ricordare che, nonostante le spending review, i deputati siciliani ricevono 11.100 euro di indennità.

Nessuna personale considerazione in chiusura, non ce n’è bisogno. Lascio ai lettori il compito di dare un giudizio.

 Giovanna Legato

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