Alla faccia del “titolo gratuito”: 136mila euro per Ruggeri a capo di Ato3. E c’erano anche i soldi da Capo di Gabinetto

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ruggeriAvevano sempre detto che percepivano lo stipendio di un solo incarico per far risparmiare il Comune. E’ stato così per l’ex sindaco Giuseppe Buzzanca, che per legge ha riscosso l’indennità di deputato regionale senza percepire quella da primo cittadino, ma non per il suo ex braccio destro, Antonio Ruggeri, che ieri Buzzanca ha “rinnegato”, affermando che gli è stato imposto nel 2008 dal duo Beninati-D’Alcontres. Ma intanto Ruggeri, prima di “dimettersi”, a fine agosto, dall’Ato3 rifiuti, ha intascato 4 anni di stipendi in un colpo solo per l’attività in via Cavalieri della Stella. Ben 136mila euro in più per Ruggeri che ha concluso un’estate da favola, oltre i suoi incarichi a Palazzo Zanca. Da considerare che Ruggeri ha percepito anche quelli da Capo di Gabinetto. Più volte contro gli attacchi di consiglieri comunali come Nello Pergolizzi di Fli, definito “Pierino” da Buzzanca. L’ex sindaco aveva affermato che, per le casse del Comune, il doppio incarico di Ruggeri era un risparmio, visto che all’Ato3 il funzionario prestava la sua opera gratuitamente. Ma non è stato così e questo avviene in tempi in cui i mezzi di MessinAmbiente restano senza gasolio, si vedono una ventina di autobus in giro e gli stipendi per tutti sono una difficoltà costante. Bravo il commissario del Comune, Luigi Croce, a disporre su circolare che tutti i provvedimenti finanziari delle partecipate debbano essere da lui approvati. Ruggeri finisce il suo mandato all’Ato3 con 136mila euro in più dopo 4 anni di gestione dell’ente che sovrintende al ciclo dei rifiuti. E sono 2833 euro al mese. Senza considerare tutti gli altri incassati al Comune. Quattro anni in cui sono state dette cose differenti da Buzzanca sugli emolumenti e il risparmio per i conti comunali dopo le nomine negli enti collegati. Ieri sera la replica di Nino Beninati a Buzzanca dove il primo sosteneva che Ruggeri non è stato da lui imposto. Non lo voleva nessuno ma è stato di sicuro quello che sotto la gestione Buzzanca, da Capo di Gabinetto, da amministratore prima e commissario liquidatore dopo dell’Ato3, da funzionario comunale, ha “intascato” più di tutti. E intanto il messinese dovrà pagare l’aumento al massimo dell’Imu e i non residenti la tassa di soggiorno per sostenere il “buco” del Comune. Se ci fossero Elio e le Storie Tese a Palazzo Zanca potrebbero suonare senza fine “La Terra dei Cachi”. No comment sulla vicenda dall’attuale commissario liquidatore dell’Ato3 Michele Trimboli.

@Acaffo

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