Accorinti diserta il Consiglio. CapitaleMessina: “Uno schiaffo morale”

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Il secondo round non c’è stato. Il sindaco, Renato Accorinti, non si è presentato alla seduta del Consiglio Comunale, non ha ritenuto opportuno questo confronto. Ha preferito confrontarsi, in una conferenza stampa, con i giornalisti. Spiegare alla stampa, e non al Consiglio, quelli che sono i risultati ottenuti dalla Giunta.

Sulla polemica che, inevitabilmente è sorta, tra i Consiglieri comunale ed il Sindaco, interviene anche CapitaleMessina.

“Eravamo ansiosi di assistere alla relazione del sindaco Renato Accorinti, chiamato dal civico consesso a rispondere sul caso tenda, sulla richiesta di dimissioni dell’Assessore Ialacqua e più in generale sull’attività amministrativa di questi due anni di governo della città – scrive il portavoce del Movimento, Gianfranco Salmeri -. Ebbene il primo cittadino, invece, ha pensato bene di non presentarsi in consiglio comunale, adducendo a giustificazione di questa scelta motivazioni deboli e confuse”.

“Allora, aldilà delle valutazioni personali sulla amministrazione Accorinti, senza voler entrare nel merito delle scelte e degli orientamenti del consiglio comunale, una cosa è certa: il sindaco – afferma il Movimento – ha il dovere morale, prima ancora che politico di interloquire con il consiglio comunale, perché il consiglio comunale,  è, in ogni caso, espressione democratica della comunità che egli ha l’onore di rappresentare, e cioè la cittadinanza messinese”.

“Questa scelta del rifiuto del confronto, dimostra ulteriormente, semmai ce ne fosse bisogno, che questa Amministrazione – continuano -è ottusamente chiusa alla interlocuzione con la maggior parte dei settori della città, pervicacemente autoreferenziale ed incapace di valutazione lucide sul proprio operato”.

“La chiusura, la sindrome da assedio che caratterizza gli atteggiamenti della maggior parte degli esponenti della giunta Accorinti, incluso Accorinti stesso – continua Salmeri -, stanno danneggiando non solo i protagonisti della stessa, ma soprattutto la città, e stanno conducendo questa Amministrazione verso l’inesorabile destino del fallimento politico di questa esperienza di governo”.

“Detto questo – conclude il portavoce di CapitaleMessina -, non possiamo che lasciare ai gruppi  politici rappresentati in consiglio comunale la riflessione  sulla opzione politica migliore nell’interesse della città: se sia meglio, cioè,  staccare la spina adesso o attendere la ineluttabile fine naturale della fallimentare esperienza Accorinti”.

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