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A Messina soltanto volontari per i 4000 tra cani e gatti randagi. Interrogazione al sindaco

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randagiIl consigliere della IV Circoscrizione, Renato Coletta, in una interrogazione al sindaco chiede siano avviate iniziative urgenti per dare soluzione all’emergenza igienico-sanitaria cittadina legata al problema del randagismo. Coletta scrive:

“Come ben noto, nella recente classifica 2014 di Legambiente, Messina è ultima, tra le grandi città, per l’accoglienza e la tutela degli amici a quattro zampe Da alcuni anni si registra nel territorio comunale, un allarmante incremento del randagismo (canidi e felini), con una presenza(sottostimata) di circa 4.000 cani randagi e centinaia di colonie feline il cui sostentamento in termini di alimentazione, farmaci, terapie e soccorso è totalmente a carico di decine di volontari costretti ad autotassarsi e sostenuti da continue donazioni di privati, in assenza di alcun sostegno da parte dell’Amministrazione comunale.
La Legge Regionale 15 del 2000 impone ai Sindaci, nella loro qualità di massima Autorità sanitaria per la tutela degli animali e salute pubblica dei cittadini, il coordinamento gli tutti gli Enti preposti al contrasto del randagismo (Asp, Provincia, forze dell’ordine, ecc.) ed in primis, adeguati interventi di sterilizzazione mettendo in campo le proprie professionalità, previa valutazione delle dimensioni del fenomeno ad oggi mai pubblicate;
Ad un anno dall’insediamento di questa Amministrazione e nonostante le aspettative divulgate nel programma ed in campagna elettorale , il bilancio degli interventi messi in campo per il contrasto
randagismo è assolutamente negativo. A dare un’idea delle dimensioni gravissime del problema del randagismo anche in relazione al carente servizio di sterilizzazione erogato dall’Asp5, in questi ultimi mesi sono pressoché giornalieri i rinvenimenti di decine di cucciolate di cani e gatti, spesso abbandonate fra i cassonetti o in mezzo alla strada, senza contare il triste fenomeno degli abbandoni purtroppo in continuo aumento, a fronte dei quali soltanto il soccorso e l’aiuto di decine di volontari, sopperisce alla “latitanza” dell’amministazione comunale, che nel caso specifico ripiega su qualche iniziativa suggestiva piuttosto che concreta.
Per quanto esposto lo scrivente, sollecitato da alcuni volontari, ha ritenuto doveroso inoltrare al Sindaco di Messina Prof. Renato Accorinti, una interrogazione in cui di fatto, richiede un forte
intervento ed un’attenzione maggiore del Sindaco.

Le richieste oggetto dell’interrogazione:
1. Quali iniziative siano state avviate dal Sindaco, dalla giunta, dal Direttore Generale e dal Dirigente del dipartimento competente, in merito alla organizzazione e soprattutto, alle motivazioni
che ad oggi non hanno consentito l’istituzione dell’ufficio per i diritti degli animali;

2. in relazione al carico di lavoro derivante dall’evidente emergenza igienico/sanitaria causata dall’incremento del randagismo, quante risorse umane distinte per profilo professionale sono state assegnate allo specifico servizio;

3. in relazione all’assenza di rifugi sanitari pubblici, quale somme siano state assegnate al dipartimento competente e quali iniziative concrete e immediate abbia approntato direttamente
o in convenzione con strutture veterinarie autorizzate, affinché i cittadini possano contare su un servizio di recupero e soccorso di animali traumatizzati o in difficoltà che al momento non esiste e di cui, ai sensi delle citate disposizioni di legge deve farsene carico il comune di Messina, sia provvedendo all’acquisto di un mezzo idoneo al servizio di pronto soccorso che alla degenza degli animali traumatizzati, per mezzo di un’ adeguata convenzione con studi veterinari e/o cliniche private;

4. se si stia valutando le opportune iniziative da adottare quali, per esempio, la stipula di apposite convenzioni con le Ass.ni animaliste o protezionistiche per l’affidamento, il mantenimento
quindi anche l’acquisto di alimenti e farmaci per randagi affidati alle volontarie aderenti alle suddette associazioni e a tal proposito, perorare l’assegnazione urgente di risorse finanziarie per la ‘Renato Coletta (Consigliere IV Circoscrizione)
Via Andria, 12 – 98121 Messina, Cell 335.1440872 fax 0691.863363 mail renato.coletta@telecomitalia.it’;, la stipula delle suddette convenzioni con le Associazioni animaliste per il controllo e prevenzione del randagismo su base locale;

5. se si stia provvedendo all’individuazione di aree idonee destinate alla costruzione di rifugi pubblici, nonché delle aree da destinarsi alla realizzazione di cimiteri per il seppellimento degli animali d’affezione;

6. Se si ritenga opportuno ripristinare li nucleo di polizia municipale specificatamente preposto alla prevenzione repressione e contrasto del randagismo, anche al fine di imputare parte dell’importo dei verbali nell’apposito capitolo di entrata del Bilancio comunale;

7. se ritenga opportuno in seno al piano regolatore vigente, individuare e delimitare aree urbane da destinare all’attività motoria degli animali d’affezione, provvedendo a periodici interventi di bonifica e di disinfestazione previa consulenza del Servizio Veterinario Provinciale;

8. Se ritenga opportuno ampliare l’attuale fascia oraria(9-12) del servizio accalappiacani in convenzione con il Comune, oggi assolutamente insufficiente rispetto al numero di richieste
quotidianamente inoltrate dai Vigili urbani e se, come a termini di legge, abbia provveduto alla specifica formazione del personale addetto al servizio, stante le numerose segnalazioni e riferite
alle modalità con le quali gli operatori catturerebbero i cani;

9. Se ritenga opportuno proporre una forma di sgravio sulle tasse comunali e/o le spese veterinarie e di mantenimento dei randagi presenti nel rifugio di don Blasco, al fine di incentivare le richieste di affido/adozione dei cittadini.

10. Se ed eventualmente a quali soggetti siano stati consegnati i lettori di microchip recentemente distribuiti dall’ass.re al benessere degli animali e con quali motivazioni;

11. In considerazione che il Comune ha garantito all’Asp i locali in comodato gratuito, comprensivo del locale degenza, come risulta dall’accesso agli atti effettuato dal sottoscritto ed essendo
scaduto il suddetto contratto, quali iniziative ha intrapreso l’amministrazione comunale per l’inadempienza non solo contrattuale ma anche in ossequio alla legge regionale n°15 del 3/7/2000.”

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