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A.A.A. esperti torrenti cercasi. Il Comune non ne ha e li cerca altrove

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A Messina non si sa se ridere o piangere. Piangere, nell’incertezza, resta la scelta migliore.

L’ennesimo paradosso, tutto messinese, è che la città che patisce un considerevole rischio idrogeologico, la città che negli ultimi 6 anni ha contato morti e sfollati per le alluvioni, che ancora oggi trema ad ogni acquazzone, la città per la quale è pronto un esposto in Procura da parte degli abitanti della zona ionica spesso interrotta per frane, questa città non ha geologi nè esperti di idraulica fluviale all’interno del Comune.

Figure professionali inesistenti, tra quelle di Palazzo Zanca. Ed ecco che il Dirigente competente bussa alla porta del Genio Civile di Messina.

Inutile.

Il Genio Civile non può garantire il servizio, questo fa sapere al Comune, tramite la Regione.

Il Genio Civile ha già preso impegni dello stesso tipo, sempre a livello regionale. Non potrà essere presente a Messina.

Quindi il Comune deve andare a “pescare” in altre amministrazioni, deve cercare altrove quegli esperti che non ci sono.

Abbiamo esperti agronomi per le povere palme, esperti per la raccolta differenziata e anche per il trasporto pubblico.

Ma esperti per il dissesto idrogeologico, questi no, non li abbiamo.

I morti non sono bastati, gli sfollati neanche, siamo ancora al punto di fare progetti, stilare elenchi e cercare soluzioni quando già la stagione è cominciata.

Gli 11 obiettivi elencati nell’avviso pubblico firmato dal dirigente comunale Antonio Cardia sono: sistemazione idraulica e della realizzazione di una strada di collegamento tra Bordonaro inferiore e superiore; lavori di riqualificazione urbana, miglioramento della viabilità, messa in sicurezza e rinaturalizzazione dell’alveo del tratto urbano del torrente Annunziata; lavori di ricostruzione e consolidamento dei muri d’argine e di profilatura del torrente Boccetta, in località Scoppo; ricostruzione e consolidamento dei muri d’argine, degli attraversamenti e della profilatura dell’alveo del torrente San Michele; messa in sicurezza idraulica del torrente Galati tra le contrade Barrace e Pozzo, e della realizzazione di un ponte in contrada Pozzo; lavori di ricostruzione e consolidamento dei muri d’argine nel torrente S. Stefano, in località S. Margherita; realizzazione di una strada di collegamento tra la Statale 113 e il villaggio di Rodia; opere di consolidamento e protezione del versante meridionale di Bordonaro; messa in sicurezza dell’attraversamento del torrente Portella Arena in corrispondenza della cooperativa Futura; ricostruzione, consolidamento e attraversamento del torrente Guardia, in contrada Aranciarella; sistemazione idraulica del torrente Annunziata e ricostruzione dell’alveo dissestato.

Il tutto per oltre 27 milioni di euro.

La speranza è che passi presto il periodo dei progetti, dei buoni propositi, e si cominci, per lo meno, a pulire i torrenti. La speranza più grande resta che la prevenzione non cominci in autunno, che ci si pensi per tempo, magari trascurando le aiuole del tram per qualche giorno.

Mimma Aliberti

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