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Bando Innovabic, Zuccarello e Gioveni chiedono chiarezza

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In seguito al bando pubblicato dalla società partecipata del Comune Innovabic, per il reclutamento di un funzionario a tempo indeterminato, i consiglieri comunali Daniele Zuccarello e Libero Gioveni intervengono con due distinte note per far luce sulla questione, sottolineando i punti oscuri dell’operazione condotta dalla società senza rispettare alcuni parametri.

“Il 18 gennaio – precisa Zuccarello –  in un’interrogazione rilevavo una serie di stranezze che riguardavano la selezione di appena 6 giorni per un posto a tempo indeterminato e sottolineavo l’assoluto silenzio da parte dell’amministrazione comunale, socia di Innovabic. Peraltro proprio a dicembre l’amministrazione con un atto d’indirizzo aveva disposto una serie di divieti alle assunzioni sulle partecipate, evidentemente ignorati e disattesi. Innovabic ha continuato ad ignorare il volere dell’amministrazione, che evidentemente non ha alcun peso decisionale all’interno delle partecipate”.

“Dopo i bandi “sartoriali e i 9 esperti-badanti l’amministrazione – precisava l’esponente di Grande Sud nell’interrogazione di gennaio –  ci ha fatto un’altra sorpresa, una selezione in 6 giorni, che con il week end di mezzo diventa un bando-telegramma. Da mesi annunciano la nascita della Multiservizi e la dismissione delle partecipate, ma poi apprendiamo dalla stampa che Innovabic cerca un funzionario esperto di progetti di sviluppo territoriale e innovazione tecnologica, da pagare 28 mila euro l’anno. Sicuramente ci sentiremo  rispondere dal sindaco che le colpe sono degli altri soci della partecipata, cioè Università ed ex Provincia e che si è trattato di un “bando a sua insaputa”. Ci aspettiamo che l’amministrazione chieda conto ai soci di un comportamento che avrà conseguenze sul piano economico e viola quanto stabilito dalla stessa amministrazione a dicembre con un atto d’indirizzo sulle spese e sulle assunzioni nelle partecipate. Per assumere Innovabic avrebbe dovuto consultare l’amministrazione, che ha deciso una drastica riduzione delle spese e non s’immaginava certo un’assunzione a tempo indeterminato. Al vicesindaco Signorino ed al direttore generale Le Donne chiediamo se fossero a conoscenza del bando e se adesso intendano far rispettare l’atto d’indirizzo. Visto che in tema di concorsi ultimamente al Comune c’è un po’ di confusione chiediamo se sia possibile fare chiarezza una volta per tutte oppure se le modalità delle selezioni siano affidate al caso e alla fortuna. Un domani, quando Innovabic, che certo non ha brillato per risultati, sarà dismessa ed il personale trasferito altrove, il fortunato vincitore del bando-telegramma, dove andrà, sempre a spese della collettività? E’ questo il risanamento dei conti e la trasparenza che il sindaco sbandiera ogni giorno?  Ai giovani in cerca di lavoro la giunta risponde con questi bandi su misura in carrozzoni che saranno dismessi?”.

Libero Gioveni annuncia, invece, di voler analizzare la vicenda direttamente in Commissione. “Fa certamente pensare il fatto – afferma il consigliere – che, proprio perché per legge il contratto a tempo determinato dell’attuale funzionario vincitore del bando non poteva essere più rinnovato, si sia voluto aggirare l’ostacolo procedendo spediti come un treno e in barba alle osservazioni dell’Amministrazione sull’assunzione diretta attraverso un bando pubblico. Seppur non posso non nutrire forti dubbi su tutta la gestione della vicenda – prosegue l’esponente Udc – non spetta a me giudicare la legittimità dell’atto, ma in un periodo storico così drammatico in cui non si riesce addirittura a pagare gli stipendi ai lavoratori per via soprattutto dell’inqualificabile vicenda della mancata approvazione del Bilancio, per ragioni di opportunità non doveva essere sfiorata nemmeno l’idea a qualcuno di procedere con questa assunzione “pubblica”, anche se dimostrata sul campo e con meritocrazia. Tuttavia – incalza il consigliere comunale – sarebbe stato certamente più logic e produttivo da parte dell’Amministrazione, non chiedere dei semplici chiarimenti, bensì invocare (per non dire “pretendere” essendo Innovabic appunto una prop
ria “partecipata”) l’immediata sospensione o revoca in autotutela del bando, con
l’intento di approfondire a 360 gradi tutta la questione”.

“Pertanto – conclude Gioveni – spero che nella relativa Commissione consiliare si possa fare estrema chiarezza trattando al più presto l’ennesima “strana” vicenda legata ad un’Amministrazione che voleva invertire la rotta rispetto al modus operandi di “quellicheceranoprima”, ma che invece, evidentemente, ha operato e continua ad operare senza soluzione di continuità con il passato da essa tanto criticato”.

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