nello-musumeci

Briguglio e Musumeci: “Con Accorinti Messina andrà in declino. Aula complice”

Pubblicato il alle

3' min di lettura

“I riferimenti dei media di oggi e la dura presa di posizione dei sindacati confederali, la stessa replica debolissima di Accorinti, rilanciano il tema che poniamo da tempo con convinzione: porre fine all’inesorabile declino cui i messinesi appaiono condannati. E’ l’affondo del gruppo politico Briguglio – Musumeci che torna ad analizzare l’operato dell’amministrazione comunale.

“Questa Giunta – spiegano Briguglio e Musumeci – con la complicità del Consiglio comunale, continua a produrre una lista infinita di cose non fatte. E non certo in rispetto del principio, che in politica non vale affatto, del “chi non fa non sbaglia”. L’ Amministrazione continua a dimostrarsi incapace di dare concretezza al suo stesso programma che ad oggi è disatteso. 1)Bilancio perennemente in affanno al limite del commissariamento. 2)Lavoro ed Imprese abbandonati al destino ingrato della congiuntura economica. 3) Sviluppo economico mai decollato (Interventi di salvaguardia, Circuito turistico, Green shipping, Flotta Comunale) mai realizzato. 4) Servizi Sociali: la gestione delle periferie, interventi per i ceti deboli e gli “ultimi” che attendono attuazione dopo 32 mesi di governo. 5)Programma di Urbanistica e Territorio “bocciati” dall’ARS. 6) Piano di Mobilità-Trasporti-Energia: gravato da insanabili contenziosi ed insuccessi, con quel poco di avviato dipendente non già da competenza propria della squadra di governo ma da adesione a strategie nazionali, mentre ancora non sembra definito il PAES. 7) Un tasso di disoccupazione giovanile divenuto un’emergenza che mette a serio rischio lo stesso futuro di una Comunità. All’ opposizione politica rimane “l’imbarazzo non usuale di potere rilevare solo il non fatto. Perché non ci sono cose fatte da contestare”. Ma il fallimento più evidente di questa classe di amministratori, inadeguati perché privi di formazione politica e istituzionale, sul piano sia della capacità di governo come anche della rappresentanza, è proprio sul terreno più caro agli sproloqui di Accorinti sull’Ambiente: il Verde, la Mobilità Sostenibile, e la Qualità della vita che doveva essere, da Programma di governo, improntata a “nuovi stili”.

Il tonfo più rumoroso è sul piano dell’onestà intellettuale tradita nell’acquisto di autobus e, peggio, nelle vicende di compensi dimezzati e stipendi donati o di progetti discutibili per “opportunità” (ove non incompatibilità) di suoi Assessori. Ribadiamo ciò che tutti sanno. Accorinti è lontanissimo da qualsiasi politica concreta. Al Comune impera “l’egocrazia” che giustifica nel Palazzo il vanto dell’insuccesso con il delirante racconto di sé “…sapete qual è la differenza tra i politici e me…che io i problemi li faccio miei… a volte ci sbatto il naso, ma senza rimpianti e sempre a testa alta…”. Il problema è che questo nichilismo amministrativo e politico lascia sul terreno folle di cittadini esasperati che chiedono casa, lavoro, servizi e destinati a non avere alcuna risposta nè dall’Amministrazione nè da un Consiglio che sembra solo l’ombra di un’istituzione che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini e che invece oggi rappresenta solo i suoi componenti”.

(224)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.