Le istituzioni fanno squadra e firmano il “Patto per la Falce”

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Verba volant, scripta manent. Regione, Autorità portuale,  Comune e Università di Messina hanno firmato questo pomeriggio il “Patto per la Falce”, mettendo nero su bianco le intenzioni di avviare un serio programma per la riqualificazione della zona falcata. Un passo importante per il futuro della città, compiuto dopo i vari incontri tra le principali autorità e le decine di contribuiti arrivati per non sprecare tempo, progetti e soprattutto denaro.

I futuri lavori di bonifica dell’area saranno regolamentati da un nuovo piano regolatore del porto in attesa di approvazione. Palazzo Zanca ha deciso di rinunciare a portare avanti lo storico contenzioso con l’Autorità portuale e a concluder l’iter entro 90 giorni. Da parte sua, l’authority rinuncerà a qualunque azione di rivalsa. L’accordo, che non prevede maggiori oneri per gli enti interessati, sarà efficace per tre anni e potrà essere rinnovato.  Entro dieci giorni a decorrere dall’odierna sottoscrizione, palazzo Zanca e l’authority dovranno definire i parametri urbanistici del Pio, il piano di inquadramento operativo della zona falcata, denominata Fal3 nel Prp, specificando indici, standard e norme di attuazione. Entro 45 giorni dall’accordo, l’Ap dovrà sottoporre all’assessorato al Territorio e Ambiente (autorità ambientale competente) il rapporto ambientale, pena la nomina di un commissario ad acta da parte del ministero delle Infrastrutture su proposta di palazzo d’Orleans. L’assessorato, esaurita la fase di consultazione – obbligatoria – dovrà svolgere entro 30 giorni, in collaborazione con l’Autorità portuale, le attività tecnico-istruttorie preliminari a predisporre il parere motivato nel rispetto dell’accordo tra Comune e Ap sul Pio.

All’articolo 4 è prevista l’istituzione di un tavolo tecnico tra i sottoscrittori, da tenersi nella sede dell’ateneo, cui compete il coordinamento d’intesa con Comune e authority, col compito principale di sostenere e promuovere l’attuazione del Prp con riferimento alle zone individuate come Fal2 e Fal3. La prima riunione, entra 30 giorni da oggi, servirà a definire impegni, anche economici, a carico dei vari enti, al fine di attuare gli oneri relativi al Pio, compresa la bonifica delle aree.

Sulla questione è poi intervenuto il deputato Pdr Beppe Picciolo. “Esprimo grande soddisfazione per un accordo che non è certamente fuori luogo definire storico. Oggi Messina può iniziare a credere in un futuro diverso, con l’impegno di tutti la città dello Stretto ha ritrovato un comune sentire ed anche per questo un forte plauso va tributato al presidente Crocetta, al sindaco Accorinti, all’Università di Messina, all’Autorità Portuale ed agli assessori del Governo regionale che hanno saputo e fortemente voluto scalare quella che, fino a 48 ore fa, sembrava una montagna irraggiungibile. Oggi è un giorno in cui la politica del fare ha davvero preso il sopravvento ed ha pervaso di euforia una città che, stancamente, sembrava essersi abituata ad essere seconda in tutto. Messina – ha concluso Picciolo – con quest’accordo ha la possibilità di essere prima, quanto meno in quella porzione di territorio che meglio la definisce e caratterizza: la zona falcata dove, storicamente, ha avuto inizio la sua ultra millenaria storia e mi piace anche vedere che tutto ciò accade ai piedi della sua Madonnina, per questo da credente dico che è lei che ha messo la sua dolce mano su tutti noi per far sì che si realizzasse il primo passo verso la nuova Messina”.

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