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“Start Cup UniMe 2014”: stamane la premiazione delle idee di impresa vincitrici

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universitàSi è svolta oggi nella “Sala Senato” dell’Ateneo la cerimonia di premiazione delle idee di impresa vincitrici della “Start Cup UniMe 2014”. Alla cerimonia hanno preso parte parte il Rettore, Pietro Navarra, Daniela Baglieri, prorettore all’Innovazione e al Trasferimento tecnologico, Francesco De Domenico, direttore generale dell’Ateneo, Vincenzo Tumminello, responsabile del Settore Pubblico e Rapporti con il Territorio Sicilia di UniCredit, e Gaetano Panzera, presidente di Confindustria Messina Giovani.

La “Start Cup dell’Università di Messina 2014” costituisce la tappa locale di una business plan competition nazionale. L’idea di impresa vincitrice del Premio per   l’Innovazione è stata  Aercem “Calcestruzzi innovativi per il risparmio energetico”, gruppo proponente Devid Falliano, Ernesto Gugliandolo, alla quale  è stato consegnato un assegno di 8.000 euro; mentre due premi speciali, dell’importo di 2000 euro, sono andati alle idee d’impresa “Itineranda”, gruppo proponente Maria Fazio, Eric Delerue, Fabio Bruno e Francesco Pellegrino, e “Skilled”, gruppo proponente Massimo Villari, Alessio SalzanoAndrea Gallie Diego Busacca, che sono stati ammessi a partecipare, insieme con i vincitori delle altre business plan competition siciliane, alla tappa regionale in base al regolamento “Start Cup Sicilia 2014”.

Le idee di impresa che risulteranno vincitrici della seconda tappa parteciperanno alla tappa nazionale organizzata dall’ “Associazione Pni Cube”: il “Premio Nazionale per l’Innovazione 2014”, in programma a Sassari il 4 e 5 dicembre 2014.

«Questo premio che consegniamo oggi ─ ha detto il professor Navarra – è una testimonianza della fiducia che l’Ateneo ripone nei giovani e vuole essere una risposta per fare ripartire l’economia del territorio».

«È un momento importante per valorizzare le idee che partono dall’Università di Messina» ha affermato la professoressa Baglieri, che ha poi accolto con entusiasmo la sfida lanciata dal dottor Panzera, che ha proposto la creazione di un coordinamento unitario tra gli sportelli delle Istituzioni pubbliche e private per lanciare le idee dei giovani e meno giovani e portare avanti , anche a Messina così come avviene in altre realtà, lo sviluppo di queste realtà innovative come le Start Up.

«Negli ultimi anni UniCredit ha portato avanti con grande convinzione – ha sottolineato il dottor Tumminello – tutta una serie di iniziative, sia formative che informative, a sostegno di giovani imprenditori, di start up e di quanti intendono iniziare una esperienza imprenditoriale puntando soprattutto su innovazione e nuove tecnologie». «Solo per fare un esempio ─ continua ─ lo scorso febbraio è stato lanciato UniCredit Start Lab, un  programma rivolto alle startup italiane ad alto potenziale ed elevato contenuto tecnologico, dal biotech alle rinnovabili, passando per il digital design e la robotica. Si tratta di una piattaforma di formazione che propone coaching, servizi di incubazione, risorse finanziarie e spazi fisici messi a punto per supportare proprio le startup, l’innovazione e le nuove tecnologie. Ma la banca propone anche corsi di formazione che puntano sulla autoimprenditorialità dei giovani. Questi corsi fanno parte del Programma In-Formati e vengono svolti da esperti della Banca, a titolo assolutamente gratuito, sia nelle scuole medie superiori che nelle università, spesso con la testimonianza di un neo imprenditore». «Vogliamo,─ conclude Tummiello ─ quindi, puntare sempre più sul futuro del nostro Paese, caratterizzato da giovani brillanti che hanno bisogno di un partner esperto, affinché si crei un nuovo concetto di economia e nuova occupazione. La nostra Banca vuole essere partner di quanti credono in questo progetto di crescita e di innovazione».

«Non solo una formazione eccellente ma anche le prospettive post-laurea ─ ha detto il professor De Domenico ─ sono alla base della politica d’Ateneo, la formazione da sola, infatti, non basta ma sono necessari anche percorsi di crescita per i nostri giovani e questi processi  però necessitano anche  di sinergie con altri Enti».

 

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