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Vertenza Santa Rita. Fp Cgil: “Messina scippata di 32 posti letto e di oltre 2 mln di euro”

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Continua la battaglia di Fp Cgil a fianco dei lavoratori dell’ex clinica Santa Rita.

“Scippati quasi 2 milioni e 500 mila euro alla provincia di Messina – dichiara Fp Cgil – destinati alla sanità privata che si aggiungono agli oltre 10 milioni di euro decurtati alla Sanità pubblica. Questo il trattamento riservato dall’ Assessore Baldo Guicciardi in  perfetta continuità con le decisioni adottata dall’ex Assessore Rita Borsellino, alla provincia di Messina”.

“Tale decisione – spiega -, inevitabilmente complicherà ulteriormente la vertenza dei lavoratori della clinica Santa Rita, per via dei ricorsi pendenti davanti al Tar da parte della Clinica Santa Rita e delle altre cliniche private che non si spiegano i motivi per i quali la Clinica Cot, abbia avuto il privilegio dei nove posti letto e del budget”.

“La vicenda della ex Casa di Cura “S. Rita” è nota alla cittadinanza messinese – prosegue il Sindacato – per avere avuto ampia risalto sulla stampa locale. La società Ati Hospital (Amministratori- Pizzo/Romano)  è fallita e la curatela ha tentato di cedere l’azienda, con il relativo accreditamento, sospendendo ex art. 72 L.F. i contratti di lavoro in essere. I lavoratori, dunque, sono rimasti senza alcuno stipendio e senza alcuna forma di assistenza in attesa che il loro contratto di lavoro continuasse con la società subentrante”.

“Le vicende successive sono ulteriormente note – sottolinea – : l’Assessorato Regionale alla Salute, dopo ben due anni, ha ritenuto di revocare l’accreditamento per n. 40 posti letto alla curatela della Casa di Cura S. Rita, che ne frattempo stava trattando la cessione dello stesso unitamente al complesso aziendale, ed ha assegnato n.9 posti letto alla Casa di Cura Cot con  un non ben precisato impegno della stessa a salvaguardare i livelli occupazionali”.

Ciò malgrado la Fp Cgil abbia , “invano segnalato che tale politica avrebbe portato ad una compressione del numero di lavoratori occupati, oltre al danno all’indotto, e che gli ex dipendenti della Casa di Cura S. Rita avrebbero subito il maggior danno, dato che non si è in possesso di alcun atto ove si chiarisce quanti lavoratori devono essere assunti dalla società COT e se devono essere preservate l’anzianità professionale e le specializzazioni acquisite. Ciò al netto della evidente disparità di tutele legali dovute al semplice quanto facilmente percepibile argomento che i precedenti dipendenti della Clinica avrebbero continuato a godere delle norme precedenti al “Jobs Act” mentre loro sarebbero stati assunti con le nuove norme”.

“E’ inoltre noto che la vicenda è oggetto di un giudizio innanzi l’Aga – continua – e che, una volta definita la competenza territoriale, il T.A.R. dovrà pronunciarsi. L’azienda COT spa, infatti, ha ritenuto di contattare  lavoratori singolarmente, in ordine sparso, per acquisire “la documentazione propedeutica all’assunzione”, senza fornire, ai lavoratori medesimi, le informazioni richieste dal sindacato”.

“E, di più, per il tramite del loro difensore – aggiunge Fp Cgil -, ha comunicato ad alcuni di ritenere che non avessero alcun interesse all’assunzione da parte della COT spa avendo, gli stessi, proposto intervento nel giudizio sopra indicato a favore della Santa Rita s.r.l. Abbiamo segnalato tale comportamento all’ASP di Messina, considerata la imminente “contrattualizzazione” del rapporto, con la Clinica Cot”.

“Abbiamo deciso – conclude Fp Cgil -, tramite l’avvocato Giacomo Calderonio , di chiedere un incontro alla Procura che si sta occupando del fallimento della Clinica Santa Rita . Desideriamo Informare la Procura dell’odissea vissuta dai lavoratori . Soprattutto pretendiamo che si faccia chiarezza sui motivi che hanno indotto l’Assessorato a privare la città di Messina di 31 posti letto per la lungodegenza e per la riabilitazione  e di un aggregato di spesa di 2.434.000. I criteri seguiti per l’assegnazione dei posti alla Clinica Cot e il relativo budget . Considerato  che tale decisione  ha suscitato parecchie perplessità e malumore nella sanità privata messinese , in particolare tra chi aspetta da anni , l’accreditamento di posti letto  . Una vicenda che sicuramente susciterà reazioni ed esposti a catena . Nel mezzo i lavoratori che  ancora non hanno alcuna contezza di quale sarà il loro destino. Una vicenda incredibile che si sta consumando con il silenzio assoluto da parte dei deputati messinesi che sono stati votati per fare gli interessi dell’intera collettività Messinese e non gli interessi di pochi”.

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