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Teatro Vittorio, la modifica del contratto “scuote” i sindacati

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sindacati biglietti teatroIeri la Fistel Cisl. Oggi la Slc Cgil, la Uilcom Uil e il Fiadel. E’ la modifica del contratto da lirico sinfonico a Pubblico Impiego per i dipendenti dell’ente Teatro Vittorio Emanuele a “scuotere” tutti i sindacati.

I confederali Slc e Uilcom insieme a Fiadel scrivono:

“Nelle 2 strutture teatrali/regionali della Sicilia, quella di Catania e quella di Messina, è stato applicato, per anni, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti dei Teatri Lirici e Sinfonici; è questo il solo contratto che a ragione individua le specificità professionali del settore e ne regola, di conseguenza, gli obblighi, i diritti e le tutele delle sue maestranze.

Con improvvisa solerzia il Sovrintendente del Teatro Vittorio Emanuele di Messina ha invece deciso di applicare, per i dipendenti in organico, il Contratto di Lavoro dei dipendenti Regionali, senza che ad oggi, dopo ben 14 anni dall’emanazione della Legge Regionale n.10 del 15 maggio 2000, siano stati attivati tutti i passaggi previsti, a partire dall’equiparazione del personale così come per il regolamento di attuazione.

Tale decisione, che di fatto discrimina i lavoratori messinesi da tutti i loro colleghi operanti nel resto dell’isola, viene attuata dallo stesso Sovrintendente attraverso un atto d’imperio che consiste nel repentino ed arbitrario disconoscimento delle Organizzazioni Sindacali finora trattanti, oltre che nella conseguente sottrazione del diritto di tutela e rappresentanza dei lavoratori stessi.

Nello specifico il Sovrintendente si è arrogato il potere di decidere quale C.C.N.L. applicare, dimenticando che tale scelta non rientra nelle proprie prerogative, preso atto che l’art.13 dello Statuto dell’Ente attribuisce al C.d.A. la facoltà di deliberare sul trattamento economico e giuridico del personale. Lo Statuto, al successivo art. 21, chiarisce inequivocabilmente che, “….si applica al personale dipendente dell’E.A.R. Teatro di Messina il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che regola i rapporti dei dipendenti dell’Ente Autonomo Regionale Teatro Bellini di Catania”. 

Se quindi ai dipendenti dell’Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina si deve applicare quanto previsto per i loro colleghi di Catania, ne consegue che l’inopinata decisione del Sovrintendente è del tutto illegittima dato che la Legge 19 aprile 2007, n. 9 all’art.2 disponendo modifiche alla legge regionale 16 aprile 1986, n. 19 ha modificato la stessa Legge Regionale n.10/2000 disponendo per i dipendenti del Bellini che :”Il trattamento economico e giuridico del personale artistico, tecnico e amministrativo è disciplinato dal contratto collettivo nazionale di lavoro applicato ai dipendenti dei teatri lirici e sinfonici” .

In un ambito così complesso come quello appunto dei teatri, l’applicazione di un contratto collettivo nazionale di lavoro che preveda espressamente inquadramento e mansioni, da cui discendano poi obblighi e diritti non aleatori o generici ma precisi e funzionali a garantire l’organizzazione del lavoro, è questione fondamentale”.

 

I sindacati hanno diffidato l’ente a compiere atti che secondo loro sarebbero illegittimi e antisindacali. 

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