Non si riesce a trovare un accordo tra l’Amministrazione e i sindacati sulla stabilizzazione dei precari comunali. «Dopo oltre 20 anni di precariato – scrive − Vincenzo Capomolla, della federazione di Messina di USB Unione Sindacale di Base −, arriva una proposta da parte dell’Amministrazione Comunale. “Una proposta tra l’assurdo e l’osceno, un’ulteriore sforbiciata al contratto ed al salario di centinaia di dipendenti precari da decenni, che riduce ancora l’orario di lavoro e porta il salario a condizione di obolo”».
«La proposta dell’Amministrazione – spiega − è una stabilizzazione del rapporto di lavoro riducendolo a 11 ore settimanali, con una taglio di circa la metà rispetto alla condizione attuale ed un salario che nei fatti si ridurrebbe a 300 euro al mese».
«Così si stabilizza solo il bisogno− continua Capomolla −. Un contratto inesistente, un obolo come salario, una proposta sconcertante, specie perché viene da un’Amministrazione Pubblica, ancora di più perché a farla è questa Giunta che certo non credevamo fosse nata sotto questa stella”.
«Un affare per tutti, politica e Cgil Cisl Uil & C. che potrebbero continuare a sguazzare dentro lo stato di bisogno volutamente costruito per i Lavoratori, prima per un contratto perennemente a rischio, dopo magari solo per qualche ora di straordinario. D’altronde la legge che ha precarizzato il lavoro in Italia si chiama legge Treu. Treu, al tempo fresco ex segretario Cisl. Chiaro?».
«Avremmo immaginato il Sindaco mobilitarsi − prosegue il delegato USB −, arrampicarsi come una volta o a manifestare insieme ai Lavoratori per costruire e garantire a tutti finalmente il diritto fondamentale al lavoro pieno e vero, non certo a proporre ancora tagli e contratti a 300 euro al mese. Ed è un invito serio».
«È ormai chiaro a tutti − conclude −, come l’unico taglio necessario ai lavoratori è col passato, con una politica ed un certo di tipo di sindacato che li ha voluti e li vuole così. USB annuncia iniziative e mobilitazione».
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