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Risparmio per oltre 1,5 milioni per MessinAmbiente. Fp Cgil: «A rischio gli stipendi di gennaio per i lavoratori»

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«Alla chiusura del contratto di manutenzione dei cassonetti (con un risparmio di 20mila euro al mese), si aggiunge anche l’eliminazione della collaborazione con l’azienda esterna che effettuava, per MessinAmbiente, a circa 20 euro a tonnellata, il trasporto in discarica di una parte dei rifiuti prodotti dalla città». Così il commissario liquidatore di MessinAmbiente, Alessio Ciacci, ha commentato l’opera di razionalizzazione della spesa del nuovo corso aziendale

 

«Questa collaborazione attivata dal 2008 ˗ ha precisato in una nota ˗, per un costo complessivo di oltre 5 milioni di euro, nel 2013 aveva raggiunto il costo annuo di 1 milione e 320mila euro. Un costo adesso annullato e un risultato di buona gestione reso possibile grazie a una minima sostituzione di mezzi e da una più attenta gestione degli stessi, che ha permesso a MessinAmbiente di gestire in proprio il trasporto dei rifiuti, circa 280 tonnellate al giorno, così come il trasporto del materiale verde agli impianti di riciclo».

 

«Significativa ˗ aggiunge ˗  anche la riduzione del costo del lavoro, meno 70mila euro per i compensi degli straordinari e 30mila euro per il lavoro festivo, risultati raggiunti mantenendo il servizio regolare e migliorandone la qualità. L’intervento per la riduzione degli straordinari e festivi  è finalizzata a raggiungere l’efficienza del servizio in modo che l’operato aziendale possa essere realizzato nei tempi e nei modi corretti, allineandoci – conferma Ciacci – agli standard del settore».

 

«È un passo necessario per un’azienda in liquidazione e in generale per una società con fondi pubblici soprattutto in un periodo di crisi come questo. Sono orgoglioso dei risultati raggiunti soprattutto perché sono frutto dell’impegno e del rigore di tutti i lavoratori. Ringrazio tutti gli operatori perché lo sforzo è ormai condiviso dalla maggior parte di loro e l’attenzione ai costi e al rigore aziendale si sta diffondendo in quasi tutti i settori dell’azienda. È quello che speravo all’inizio del mio percorso e che necessitava del tempo perché non si può realizzare senza una forte condivisione interna».

 

Nonostante alcuni importanti traguardi raggiunti, continua a preoccupante anche il livello debitatorio della società «che si riflette inevitabilmente sul livello dei servizi e che purtroppo deriva da troppi anni di cattiva gestione e di scarsa responsabilità politica, istituzionale e amministrativa sia di chi ha guidato l’azienda e sia di chi negli anni ha governato i rapporti tra Comune, Ato e Messinambiente».

 

«Ma per continuare a migliorare strutturalmente l’igiene urbana e la pulizia del territorio – conclude – MessinAmbiente e Comune hanno attivato un tavolo di lavoro  per l’elaborazione di un contratto di servizio che possa essere sottoscritto entro le prossime settimane e possa finalmente dirimere la discrasia tra costi e le risorse riconosciute».

 

Sul fronte stipendi, però,  si sollevano i problemi: la Fp Cgil è preoccupata per il futuro dei lavoratori. Le risorse sono insufficienti per garantire gli stipendi di gennaio. Per fare il punto della situazione, il sindacato ha incontrato il commissario liquidatore della società di via Dogali, Alessio Ciacci, e l’Amministrazione comunale.

 

«Al termine del confronto tenutosi ieri nella sala Giunta del Comune di Messina – affermano la segretaria della Fp Cgil, Clara Crocè, e di settore, Carmelo Pino –, è apparso evidente come l’azienda attraversi un momento di grande difficoltà che, come affermato dallo stesso Ciacci, rischia di mettere a rischio anche gli stipendi del mese di gennaio».

 

Ciacci ha infatti evidenziato la cronica mancanza di liquidità di MessinAmbiente che non permette di poter affrontare con serenità il presente e dunque impedisce anche una programmazione futura. «Ci sono molti problemi – continua Crocé – anche per il pagamento delle tasse e dei fornitori. A ciò si aggiunge anche il milione e mezzo di sanzioni da parte dell’Ato, senza possibilità di contraddittorio da parte di MessinAmbiente».

 

Da Gennaio, quindi entreranno meno risorse nelle sue casse e «a pagarne il prezzo – sottolinea – non possono essere i lavoratori che hanno diritto ad avere una retribuzione, pagata puntualmente. I lavoratori non possono oltremodo sopportare ulteriori ritardi nell’erogazione dello stipendio».

 

Durante il confronto il Sindaco ha assunto l’impegno di sboccare alcune somme per versarle nelle casse di MessinAmbiente, per affrontare il pagamento dei contributi previdenziali che ammontano a 2 milioni e 100 mila euro e il pagamento degli stipendi.

 

«Abbiamo ribadito – afferma la segretaria del sindacato – che è necessario trovare la somma di 3 milioni e 600 mila euro per superare emergenza».

 

Alla luce della situazione, la Fp Cgil ribadisce la necessita di trovare una soluzione che davvero possa garantire il futuro della società e dei suoi dipendenti. Diversamente, sul fronte dell’igiene ambientale, «si prevedono – conclude – duri momenti di protesta. Non sono i lavoratori a dover pagare il prezzo più alto per colpe e responsabilità attribuibili ad altri».

 

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