Precari in protesta, 22.500 posti di lavoro a rischio. La Provincia: “Proroga di 6 mesi”

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Dopo 25 anni di precariato, adesso c’è il rischio concreto di rimanere disoccupati. Questa la situazione dei  22.500 lavoratori degli Enti Locali regionali e territoriali e degli 8mila Lsu che, questa mattina, hanno sfilato in corteo per le vie del centro. Una manifestazione a carattere regionale, organizzata dalla sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, che ha visto la partecipazione di quasi mille precari provenienti dalla parte orientale della Sicilia. In contemporanea, a Palermo, ha invece manifestato il blocco occidentale. Sicilia logisticamente divisa in due, ma unita nel chiedere a gran voce la stabilizzazione di chi presta servizio all’interno della Pubblica Amministrazione. “Chiediamo al Governo regionale di mettere fine a una vertenza vergognosa – spiega Francesco Fucile della Fp Cgil – è necessario avviare un processo di stabilizzazione, con opportune scelte normative. Tanta gente rischia di non lavorare più a fine anno. La situazione è ormai intollerabile, alcuni Enti hanno ridotto l’orario di lavoro a diciotto ore. Tutto ciò va avanti da decenni, siamo arrivati al punto terminale, siamo pronti a bloccare tutti i servizi se non si arriva a una soluzione”.

Situazione ancor più drammatica a Messina e provincia dove si conta il maggior numero di contrattisti e impiegati nei servizi pubblici, basti pensare che nella sola città peloritana ne lavorano 400.  Il Comune di Messina sta valutando una stabilizzazione a dieci ore settimanali. Una manovra su cui punta il dito la segretaria Cgil Clara Crocè. “Ridurre ancor di più il monte orario – spiega Crocè – significherebbe portare i lavoratori dalla precarietà alla povertà. Gli Enti Locali non hanno la necessaria capacità assunzionale per poter risolvere la situazione, la Regione deve prendersi la responsabilità. Stiamo inoltre parlando di una categoria che svolge un ruolo fondamentale all’interno degli Enti – continua l’esponente Cgil – molti contrattisti sostituiscono i lavoratori di ruolo, non c’è un ricambio. Andando avanti così si rischia la paralisi delle attività amministrative”. ff

Il cospicuo numero di partecipanti ha creato qualche disagio alla circolazione. Il corteo è partito alle 10.30 da piazza Antonello, attraversando corso Cavour e via Tommaso Cannizzaro per poi giungere davanti la Prefettura dove è intervenuto il sindaco Renato Accorinti.

Nelle prime ore del pomeriggio, il commissario Straordinario, Filippo Romano, ha assicurato che “la Provincia  si sta prodigando per salvaguardare i diritti dei contrattisti e per favorire, nell’immediato, almeno una proroga semestrale dei contratti quinquennali, in scadenza il 30 giugno 2015, in modo da consentire il completamento dell’anno in corso e, conseguentemente, porre le basi per un’equa soluzione nell’anno 2016, una volta chiarito il futuro delle Province con la legge che dovrà riordinare gli enti intermedi”.

 

 

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