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Nettuno Multiservice. Concluso l’accordo, niente licenziamenti

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“Nei giorni scorsi, nel corso di un incontro al quale hanno preso parte lavoratori e sindacati presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro, si è chiuso l’accordo grazie al quale è stato scongiurato il rischio licenziamento dei dipendenti impiegati nelle navi traghetto di Rfi S.p.a.”. Ad annunciarlo Alessandro De Stefano, amministratore delegato della Nettuno Multiservice, società che svolge servizi di ristorazione e pulizia su tutto il territorio siciliano e calabrese e che da anni gestisce la ristorazione all’interno delle navi.

“Siamo soddisfatti: grazie alla comprensione e alla maturità dimostrata dalle maestranze e al prezioso lavoro svolto dal segretario provinciale della Filcams Cgil, Carmelo Garufi – dichiara De Stefano -, nessun lavoratore verrà lasciato a casa”.

A determinare il rischio di licenziamento dei lavoratori impiegati nel bar delle navi traghetto, la riduzione degli introiti del servizio, diretta conseguenza del taglio a partire dal 2011 del numero dei treni a lunga percorrenza; della conseguente riduzione delle navi; della decisione di Fs, da qualche anno, di non trasportare più anche passeggeri e automobili e dalla impossibilità di ricorrere ulteriormente allo strumento della cassa integrazione in deroga.

“Dal 2010 ad oggi – commenta De Stefano- si è passati da 22 a 10 treni con una conseguente netta flessione dei transiti e, dunque, degli introiti del bar che si sono ridotti del 70%. Ad aggravare la situazione, l’ordinanza sindacale che ha vietato l’imbarco e lo sbarco di automezzi pesanti presso il porto storico comportando la perdita di lavoratori stagionali sulle navi bidirezionali che fino alla scorsa estate attraccavano a Messina perché il porto di Tremestieri era insabbiato”.

“Il credito che la nostra società negli anni è riuscita a guadagnarsi sul campo – continua l’amministratore di Nettuno Multiservizi -, l’affidabilità dimostrata, il fatto che la Nettuno rappresenti oggi, grazie alla diversificazione dei servizi offerti, una realtà solida con un bilancio sano, hanno permesso, nonostante tutto, di arrivare a questo risultato. Se da un lato però – continua -, ringraziamo i dipendenti che ci hanno dimostrato di credere nell’Azienda e hanno compreso come l’unico modo per salvaguardare il posto di lavoro di tutti fosse quello di ridurre drasticamente le ore settimanali, dall’altro non possiamo che denunciare, ancora una volta, la mancanza di visione prospettica da parte di chi si trova in ruoli chiave in questa città”.

De Stefano sottolinea: “Moltissime cose si potrebbero fare per rilanciare l’occupazione, moltissimi servizi si potrebbero offrire, tra cui gli stagionali per il periodo estivo, se solo vi fosse da parte delle istituzioni locali una capacità di sfruttare le opportunità che ci sono già oggi, basterebbe solo saperle vedere e creare le condizioni per poterle trasformare in ricchezza per la città, con effetti positivi di non poco conto in termini di posti di lavoro. Fino a quando- conclude De Stefano- l’approccio miope e legato all’emergenza non cambierà, chi fa impresa e si impegna ogni giorno per creare sviluppo e occupazione sarà costretto a lottare come Don Chisciotte contro i mulini a vento”.

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