Mobilità integrata. Fit Cisl: «Messina governi e non si lasci governare dal traffico»

Pubblicato il alle

6' min di lettura

fitcislIl X Congresso della Fit Cisl si è tenuto questa mattina nei locali della Camera di Commercio, e ha visto, in apertura dei lavori, la relazione di Vincenzo Testa, eletto nuovamente segretario generale della Federazione Trasporti, sulle vertenze riguardanti il settore mobilità. «La mancata realizzazione del Corridoio 1 Berlino-Palermo, la mancanza di un vero sistema infrastrutturale moderno ferrovie, autostrade, porti e grandi opere come il Ponte sullo Stretto, il costante taglio dei fondi Statali al cosiddetto Servizio Universale, l’azzeramento di quasi tutti i collegamenti ferroviari Nord-Sud e la riduzione a 2 unità del numero delle navi impegnate per l’attraversamento dei treni sullo Stretto di Messina. Scelte scellerate in cui a pagare è stato il nostro territorio. Abbiamo perso oltre 1500 posti di lavoro, tra ferrovieri e aziende dell’indotto, mentre l’Amministratore Delegato delle Ferrovie, Moretti, continuava a spostare tutti gli investimenti ferroviari disponibili sull’Alta Velocità e continuava a inaugurare nuove tratte ferroviarie, con costi per Km mediamente tripli rispetto a quelli di Francia e Spagna, penalizzando il Sud e la Sicilia in particolare. Il tutto nel più religioso silenzio della Giunta Lombardo».

Il segretario della Fit Cisl ha inoltre sottolineato come «l’ipotizzata costruzione del Ponte abbia dato l’alibi al gruppo Ferrovie dello Stato di non investire più nemmeno un euro sull’infrastruttura ferroviaria a terra e sul naviglio impiegato sullo Stretto, decimando la flotta impegnata per il trasporto ferroviario passato da 6 a 2 unità, tagliando di conseguenza, treni passeggeri Nord-Sud passati da 28 a 10, di cui uno solo per Milano. Senza disponibilità di navi attrezzate per il trasporto delle merci su ferro, si è prima preferito e poi dovuto, spostare tutto il trasporto delle merci dal ferroviario al gommato, con conseguente notevole aggravio dei costi di trasporto». Alla luce di ciò, Testa ha sottolineato l’importanza e l’esigenza di  ammodernare il sistema di mobilità dell’isola diversificando i vettori, specie quelli per le merci, per abbassare i costi e aumentare la competitività dei nostri prodotti. «Messina — ha detto Testa —, in questa ottica, dovrà governare e non farsi governare dai flussi di traffico, se non vorrà rimanere ancora una volta soffocata dai TIR, come purtroppo sta nuovamente accadendo in questi ultimi mesi a causa del parziale inutilizzo degli approdi di Tremestieri per consentire l’esecuzione di alcuni lavori». Proprio per questo — ribadisce il segretario della Fit Cisl — è di vitale importanza accelerare l’iter per l’inizio dei lavori del nuovo Porto di Tremestieri insieme alla riqualificazione delle aree ferroviarie. Il Porto — ha inoltre aggiunto Testa —, considerato come  fonte di ricchezza e sviluppo per la città, dovrà essere rivalutato attraverso l’allungamento delle banchine sino all’area antistante la Fiera, all’interno della quale andrebbe costruito il vero terminal crocieristico. Mentre la Rada S. Francesco dovrebbe essere utilizzata solo per attività connesse alla navigazione da diporto. In merito  alle Partecipate del Comune, Testa ha sottolineato la necessità di una forte politica di razionalizzazione della spesa pubblica e di lotta agli sprechi.

«Da sette anni almeno — ha ribadito il segretario della Fit Cisl —, sosteniamo che a queste condizioni operative l’Atm non ha un futuro. Non si è mai pensato di affrontare il problema del risanamento dell’Azienda per paura di perdere consenso politico». «Adesso, il presupposto fondamentale per partire con il risanamento dell’Atm è quello dell’adeguamento  alle nuove disposizioni di legge in materia di trasporto pubblico locale e quindi della trasformazione in S.p.A., requisito di legge senza il quale non si può più usufruire dei contributi regionali». Naturalmente tutto ciò dovrà avvenire nel pieno rispetto dei lavoratori il cui futuro, nonostante le trasformazioni, non dovrà essere messo in discussione. «Si dovrà necessariamente allargare il raggio di azione delle attività — ha detto Testa —, creando una nuova Atm, la cui missione dovrà essere quella di una “holding” che in compartecipazione con altri, si faccia carico di tutte le attività connesse al sistema della mobilità del territorio». Sul versante della raccolta dei rifiuti, settore in perenne emergenza, ha rafforzato la necessità di incrementare la raccolta differenziata in attesa della Tares e che il Governo Regionale definisca la Riforma delle Ato.

Il segretario regionale della Fit Cisl, Amedeo Benigno, ha reiterato la denuncia lanciata ieri sul taglio dei treni dalla Sicilia dal prossimo orario che entrerà in vigore tra un mese. “E’ paradossale – ha detto Benigno – che dal prossimo 10 marzo l’azienda taglierà 105 treni. Il sistema ferroviario è fondamentale per il rilancio del territorio messinese e della Sicilia». E a proposito di trasporto pubblico, Benigno ha detto: «Non appena verranno risolti i problemi del Comune, si deve intervenire sull’eliminazione delle cose che non servono. Occorre sistemare subito la questione NewCo, inserendo nella nuova società tutte le attività dell’Atm e degli autoservizi che possono dare produttività». E in ultima battuta: «Il settore rifiuti — ha concluso — sta ed è incomprensibile che i sindaci non vogliano applicare la circolare del presidente della Regione del 29 dicembre scorso».

«Ancora una volta — ha detto Tonino Genovese, segretario generale della Cisl Messina — si alza forte il grido sui trasporti in Sicilia e soprattutto a Messina che rappresenta un vero hub naturale. Manca una politica dei trasporti in Sicilia. Continuiamo ancora ad alzare la voce e rivendicare i trasporti necessari, presupposto indispensabile per ogni ipotesi di crescita e sviluppo per il territorio». 

(46)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.