I sindacati sollecitano la nomina di presidente e commissario al Teatro Vittorio

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teatro-vittorio-emanueleI sindacati Slc Cgil, Uilcom Uil, Fials Cisal, Sadirs hanno tenuto oggi l’ennesimo incontro al Vittorio Emanuele sollecitando la nomina di un presidente, indicato dal sindaco Accorinti, e di un commissario di nomina regionale che sostituisca gli altri componenti del Consiglio d’amministrazione. I lavoratori tornano in presidio permanente al IV piano del teatro. 

Questo il comunicato:

Le Organizzazioni Sindacali di SLC-CGIL, UILOST-UIL, FIALS-CISAL e S.A.Di.R.S. di Messina, insieme ai lavoratori in organico e precari del Vittorio Emanuele, preso atto che le Istituzioni competenti (Regione e Comune) non hanno, a tutt’oggi, inteso affrontare e risolvere le problematiche che da mesi sono state ampiamente esplicitate e rappresentate in varie occasioni, a partire dal primo presidio (23 ottobre 20 novembre 2012), conclusosi attraverso l’incontro con il Presidente Crocetta il 22 novembre a Saponara, che rassicurava la delegazione circa un immediato intervento.

       Il secondo presidio (iniziato il 07 gennaio e conclusosi il 06 febbraio), ha un iter molto travagliato. Il 10 gennaio incontriamo nuovamente il Presidente Crocetta a Catania insieme ai lavoratori della Birra Triscele : anche qui assicurazioni su un immediato intervento sul Vittorio, attraverso l’invio di un commissario.

       Nel frattempo si verificano 2 mancati incontri con il C.d.A. dell’Ente; al terzo non riscontriamo convergenze programmatiche per esiguità di progetti e programmi presentati. La Presidenza comunica l’istituzione di un tavolo permanente con altre OO.SS. , atto a risolvere le questioni storiche, oltre all’ordinaria amministrazione. Ad oggi, dopo sei mesi, non vi è stata alcuna risoluzione dall’inesistente ed inconcludente tavolo, da parte da coloro che vi hanno partecipato. Un ulteriore palese esempio di incapacità organizzativa è l’aver presentato a dicembre la stagione di musica,  e solo il 29 gennaio si sono potuti effettuare gli abbonamenti.

       Sempre con il presidio in atto, il 31 gennaio presentiamo una lettera aperta alla Città che denuncia lo stato di immobilismo in cui versa l’Ente.

       Domenica 03 febbraio il Presidente Crocetta, durante una manifestazione presso il Teatro di Messina, dichiara esplicitamente la volontà di risolvere i problemi del Vittorio attraverso un imminente commissariamento.

       Successivamente incontra i lavoratori in presidio riaffermando l’intenzione di inviare un commissario. Per tale motivo, dopo pochi giorni si sospende la protesta.

       Si lavora, così, alla produzione del “Rigoletto”: ma anche qui viene fuori il peggio della gestione dell’Ente (grande polemica con il Maestro Fogliani per oltre una settimana sui giornali, che produce un’ulteriore caduta di stile e di immagine della Dirigenza e del Vittorio Emanuele). Fogliani, amareggiato, non accetta l’incarico di dirigere il Rigoletto.

       Il 16 marzo effettuiamo una manifestazione nella piazza prospiciente il teatro, attraverso un concerto di protesta. In ballo le vecchie questioni oltre alla mancanza del pagamento di due stipendi.

       Il 19 marzo, alla prima dell’opera, i lavoratori ancora senza stipendio, sono costretti allo sciopero da una gestione diretta dal Presidente Ordile, palesemente cieca ed incapace.

       Il 03 aprile la vice Presidente Sig.ra Faranda, presenta le dimissioni dall’incarico con una pesantissima nota nei confronti della gestione centralistica e verticistica del Presidente dell’E.A.R; la dimissionaria denuncia tutta una serie di immobilismo ed accentramento delle decisioni, che hanno determinato una gestione ed un’immagine negativa per il teatro.

       Una serie di incontri mancati da parte del Presidente Ordile, riprese dalle telecamere delle TV locali, mentre “fugge” dall’interlocuzione con le nostre OO.SS. per via della presenza della stampa, evidenzia tutti i limiti gestionali del vertice.

       Il 19 aprile fiaccolata di protesta per l’annunciata chiusura della stagione, da parte dell’Ente, sui previsti tagli delle risorse.

       Giorno 23, dello stesso mese, L’Assessore Stancheris convoca i dirigenti dei teatri siciliani, per comunicare la natura e le finalità della nuova distribuzione dei fondi.

 Il 26 l’Assessore Stancheris incontra i Sindacati per lo stesso motivo.

       Mentre in tutti i teatri sono stati pianificati incontri tra le OO.SS. e la dirigenza , a Messina, a tutt’oggi, non è stato effettuato alcun incontro da parte del Presidente e del Sovrintendente; le comunicazioni continuano ad essere inesistenti, persino quelle istituzionali.

       Nel frattempo inviamo una nota per recuperare i pacchiani errori di attribuzione di voci di poste sui bilanci, riferite ai costi del personale (recuperiamo, così, circa 900.000 euro). Successivamente le OO.SS. inviano una nota di diffida per evitare il rinnovo di contratti di consulenze dell’Ente, in scadenza.

       Il 06 maggio conferenza stampa con la presentazione, da parte di queste OO.SS., di un progetto di rilancio e sviluppo per il Vittorio, con 10 punti condivisi da tutti, che rimangono solo “su carta” per mancanza di interlocutori istituzionali nell’E.A.R. .

       L’08 maggio le OO.SS. inoltrano una nota che richiede chiarezza, circa la programmazione degli spettacoli per la stagione 2013, che l’Ente intenderebbe adottare. Anche in questo caso la dirigenza assume decisioni scomposte ed incoerenti. Come intendono, ad esempio, affrontare e risolvere con gli abbonati, in particolare con quelli della musica, il mancato completamento del cartellone per la stagione 2013 ?

       Come se tutto ciò non bastasse si aggiungono due nuove questioni: la prima riguarda il numero di componenti il C.d.A. in carica dopo le ultime dimissioni di due membri. Sui 5 previsti ne sono rimasti solo 2; il consiglio non può più operare ne deliberare. La seconda è il recente rinvio a giudizio del Sovrintendente su questioni “gestionali” dell’Ente. Un rinvio a giudizio non significa in alcun modo condanna, ma riteniamo quanto mai opportune le dimissioni dal suo ruolo perché l’imputazione è inerente all’attività che ha svolto.

       Giorno 6 giugno l’Assessore Stancheris, dà mandato al Dott. Torrisi di presenziare all’assemblea dei lavoratori in sua rappresentanza, rassicurando tutti che immediatamente dopo l’espletamento dell’iter delle elezioni comunali, il teatro verrà commissariato dalla Regione. Dopo pochi giorni emergono nominativi di provabili commissari regionali: anche questa volta solo parole!

       Giorno 5 luglio il Sindaco Accorinti e l’Assessore Todesco, partecipano all’assemblea dei lavoratori del Vittorio. Desiderano conoscere meglio lo stato di fatto in cui versa il teatro ed i suoi lavoratori. Anche in questo caso viene chiaramente rappresentato l’urgenza di nominare il nuovo presidente dell’Ente, utile a traghettare il Vittorio per i prossimi quattro anni.

       Ad oggi siamo nel completo immobilismo. Nessuna delle istituzioni ha prodotto alcuna azione utile a rimettere in moto la macchina del Teatro. Così abbiamo perso, irrimediabilmente, la programmazione per il 2013. Ancora più grave è ciò che accadrà nel 2014: il rischio è che il teatro non possa più avere risorse, ne per i lavoratori ed ancor meno per qualsiasi tipo di attività.

       Questi solo alcuni dei passaggi salienti, che hanno interessato la vita del Teatro, in questi ultimi mesi. 

       In conclusione ribadiamo la necessità di avere una nuova dirigenza operativa composta da un Presidente, designato dal Sindaco, e di un Commissario che sostituisca l’intero C.d.A., designato dal Presidente Crocetta; queste due figure possono e devono, insieme, affrontare le emergenze e che facciano della competenza, il filo conduttore dell’azione di rinascita dell’Ente.

       Le priorità sono: la presentazione del bilancio preventivo 2013 (già bocciato dalla regione); la realizzazione del regolamento organico propedeutico all’equiparazione del personale ai ruoli regionali; la redazione della Pianta Organica (coerente al progetto di rilancio e di sviluppo del teatro); la stabilizzazione del personale (precario da anni); l’inclusione di artisti in organico (unica struttura a non avere in organico musicisti o artisti in genere); un progetto triennale di rilancio e di sviluppo del Teatro per nuovi e sfidanti obiettivi di crescita.

       Noi ed i lavoratori, in organico e precari, non ci fermeremo con le proteste e con le denunce, fino a quando non si creeranno le condizioni che abbiamo descritto nel nostro progetto di massima. Siamo disponibili a sedere attorno ad un tavolo con dirigenti competenti e capaci, per realizzare quanto abbiamo esposto.

       Tocca alla politica, e non ai tanti politicanti che abbiamo incrociato in questi mesi, mettere in campo tutte le azioni necessarie a far rinascere il teatro Vittorio Emanuele. Noi già ci siamo stati e continuiamo ad esserci ! …e voi?”

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